Roma, 3 gen. – Apprendiamo con favore l’idea di modificare l’infelice regolamento della consulta cittadina di Roma delle persone con disabilità e delle loro famiglie, che escludeva le organizzazioni rappresentative del mondo della disabilità.
“Un regolamento figlio dell’avversione ai corpi intermedi espresso dalla precedente amministrazione. Finalmente si va nella direzione di qualificare la presenza ed il coinvolgimento del mondo associativo da ormai molti anni impegnato nella tutela e promozione dei diritti civili fondamentali”. È quanto si legge in una nota a firma della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish)
Sarebbe paradossale che Roma Capitale non veda presenti nell’organismo consultivo le federazioni maggiormente rappresentative e vi fosse invece una significativa presenza di cittadini singoli. Un regolamento infelice, ripetiamo, che ha visto l’attuale maggioranza in assemblea capitolina nettamente contraria al momento dell’approvazione la scorsa primavera. Pertanto è apprezzabile il cambio di rotta annunciato da parte del nuovo governo della città
Secondo la Fish “è auspicabile, allo stesso tempo, che Roma Capitale si doti con urgenza anche di un osservatorio cittadino sui diritti delle persone con disabilità sulla scorta di quello esistente a livello nazionale, con la presenza delle altre forze sociali della città, quali il terzo settore, le organizzazioni sindacali, le rappresentanze delle imprese, delle ASL, e gli altri attori interessati, in modo da affrontare in maniera inclusiva il tema dei diritti”. Nella parte finale del testo è infine scritto: “Sollecitiamo con urgenza la presentazione di una nuova proposta che sappia cogliere le esigenze di partecipazione e rappresentatività di un mondo già pesantemente colpito dalla situazione di emergenza sanitaria”.
Francesca Romana Cristicini