Lo stress non è altro che la risposta psicofisica ad una quantità di compiti emotivi, cognitivi o sociali percepiti dalla persona come eccessivi. Questo termine fu impiegato per la prima volta nel 1936 da Hans Selye.
I sintomi che si manifestano in caso di stress sono agitazione, frustrazione, difficoltà a rilassarsi, scarsa autostima, solitudine, depressione, preoccupazione costante. Questi sintomi possono influenzare il corpo, i pensieri, i sentimenti e il comportamento. Riconoscere i sintomi può aiutare le persone a gestirli.
Lo stress negativo provoca in genere ansia, preoccupazione e una diminuzione delle prestazioni. Può provocare disagio fino a portare problemi più seri se non affrontati o tralasciati. Infatti lo stress cronico non trattato per lungo periodo, può provocare ipertensione e indebolimento del sistema immunitario. Per questo motivo in questo momento storico, con la pandemia in corso, chi già soffriva di eccessive preoccupazioni, i sintomi sono peggiorati e per talune persone le conseguenze sono state molto gravi.
Lo stress è sempre negativo? Esiste una forma di stress, denominato “eustress”, che può esserci d’aiuto in quanto lo stress buono può aiutare la motivazione, la concentrazione, l’energia e le prestazioni.
Come si cura lo stress negativo? Lo stress può essere ridotto tramite le tecniche di rilassamento, meditazione e neurofeedback e soprattutto ricorrendo alla psicoterapia cognitivo comportamentale. Le tecniche di rilassamento mirano a controllare e gestire le risposte fisiologiche mentre la psicoterapia cognitivo comportamentale, consente all’individuo di imparare metodi per la gestione dell’ansia e per modificare i comportamenti errati.
E’ possibile prevenire lo stress? Non sempre è possibile prevenirlo, ma ci sono alcuni accorgimenti che aiutano come effettuare regolarmente esercizio fisico, sottoporsi a massaggi, seguire un’alimentazione sana, ritagliare ogni giorno un po’ di tempo per se stessi e spenderlo in ciò che piace. Generalmente le donne affrontano meglio questa situazione in quanto hanno più capacità rispetto agli uomini di circondarsi di una rete sociale, mentre i secondi, tendono ad allontanarsi dallo stimolo.
Agostino Fraccascia