Il collettivo Osa contro il rientro scolastico senza sicurezza.
Le campanelle delle scuole di Italia sono tornate a suonare oggi, 10 gennaio, dopo le vacanze natalizie, inaugurando così il nuovo anno 2022 e l’inizio di un nuovo quadrimestre, tuttavia, per molti i problemi sembrano essere gli stessi di settembre: nessun piano di messa insicurezza degli edifici o di tracciamento e nessuna garanzia di tamponi e mascherine ffp2 gratuiti per alunni e personale scolastico. Il collettivo Osa (Opposizione studentesca d’alternativa) in comunicato oggi dichiara: “Rientreremo a scuola fra mille criticità, con il numero di contagi che sfiora ormai i 200mila al giorno per colpa di un governo che ci vuole imporre la convivenza col virus costi quel che costi. Lo stesso governo, troppo impegnato a gestire i fondi del Pnrr che verranno spesi per finanziare progetti che si preoccupano delle esigenze delle aziende anziché di quelle degli studenti- continuano– non è stato garantito nessun tipo di tracciamento, né messa in sicurezza degli istituti, né intervento nei trasporti per mettere nelle condizioni noi studenti di rientrare dopo le vacanze in una scuola veramente sicura”.
Nonostante siano passati ormai due anni dall’origine della pandemia, scrivono, “il governo non ha affrontato nessuno dei problemi cronici che affliggono la scuola italiana. Nuovamente ci stanno mandando al macello- accusano- allora continueremo a lottare fuori e dentro le scuole per mettere al centro le necessità degli studenti e di una generazione a cui è negato il presente e il futuro”. In particolare, vogliono “avere voce in capitolo suoi fondi del Pnrr perché vengano spesi per risolvere i nostri problemi e per venire incontro alle nostre esigenze– concludono– La scuola deve essere in presenza, vanno garantiti tamponi e mascherine gratuite a tutti gli studenti, serve un piano di assunzione di docenti e personale ed è necessario mettere in sicurezza le strutture scolastiche: la soluzione non può essere convivere con il virus o ritornare alla Dad. Il fallimento di questo sistema è sotto gli occhi di tutti, noi risponderemo con la lotta”.
Aurora Mocci