In Italia c’è una moda che non andrà mai a morire, è quella dello sperpero del denaro pubblico per opere strutturali molto esaltate e spesso rimaste tali, una mera esaltazione, ma nulla di più
Siamo uno dei Paesi con il numero più vasto di opere pubbliche mai terminate e ciò non è una novità, peccato che non si calcoli che le spese sostenute siano effettuate con denaro pubblico che, potremmo definire come “gettato alle ortiche”
Dietro ogni cantiere c’è un impresa e dietro ogni impresa centinaia di lavoratori. Sorvolando la questione del “quali imprese” il risultato non cambia. Cantieri aperti e chiusi, miliardi di euro buttati ottenuti con le tasse, migliaia di lavoratori che restano impantanati e aziende chiuse, questo è il punto
Ma perché ciò accade? Questa è la domanda più ricorrente.
Spesso tutto ciò è causato dal numero incessante di Governi che si susseguono negli anni.
In Italia, in 75 anni, ci sono stati più di 60 Governi che non hanno fatto altro che perpetuare una politica “tabula rasa” rispetto al proprio predecessore.
Questa successione di Governi, tecnici e non, hanno modificato senza sosta requisiti e leggi in ambito edilizio, senza pensare a ciò che era stato legiferato dal Governo precedente e avviato dai singoli Enti Locali.
Tutto questo ha portato a rendere illecito ciò che non lo era poco prima, cambiando in corso d’opera le leggi e facendo trovare il Costruttore ad aver iniziato un’opera IMPOSSIBILE da portare avanti e trovando a ogni reclamo una muraglia burocratica invalicabile.
In altre situazioni la Regione competente, avviato il cantiere, si è trovata senza fondi e questo è buffo perché si sono bloccati lavori che prima avevano la copertura totale.
Non dimentichiamoci che le Infrastrutture sono viste come un fiore all’occhiello propagandistico, ma ciò che è bello a parole ha bisogno di una lungimiranza politica e amministrativa non di poco conto per diventare realtà.
Abbiamo poi le situazioni più spigolose, ossia gli appalti vinti da Aziende fantasma aiutate da chissà quale angelo custode. Cantieri iniziati, soldi elargiti e poi spariti; qualcuno punito? La storia giudiziaria ci insegna che spesso la risposta è un “Non si capisce di chi sia la colpa”.
Questa è la situazione italiana fino al 2021 per le GRANDI opere incompiute per Regione; sono da aggiungerci quindi quelle ritenute più “piccole”.
AMBITO % OPERE (su nazionale) | NUMERO OPERE | IMPORTO TOTALE IN MILIONI DI EURO |
1 Regione Sicilia 25,3% | 162 | 488 |
2 Regione Sardegna 13,4% | 86 | 247 |
3 Regione Puglia 8,4% | 54 | 83 |
4 Regione Lazio 7,0% | 45 | 158 |
5 Regione Campania 6,4% | 41 | 208 |
6 Regione Basilicata 5,2% | 33 | 94 |
7 Regione Abruzzo 4,8% | 31 | 47 |
8 Regione Lombardia 4,2% | 27 | 137 |
9 Statale o Sovra-Regionale 4,7% | 30 | 1900 |
10 Regione Emilia-Romagna 2,5% | 16 | 86 |
11 Regione Marche 2,5% | 16 | 74 |
12 Regione Toscana 2,5% | 16 | 21 |
13 Regione Calabria 2,3% | 15 | 57 |
14 Regione Umbria 2,3% | 15 | 162 |
15 Regione Molise 2,2% | 14 | 145 |
16 Regione Veneto 2,2% | 14 | 20 |
17 Regione Piemonte 1,4% | 9 | 10 |
18 Regione Friuli V. G. 0,8% | 5 | 11 |
19 Prov. Autonoma Bolzano 0,6% | 4 | 6 |
20 Regione Liguria 0,6% | 4 | 26 |
21 Regione Valle d’Aosta 0,3% | 2 | 16 |
22 Prov. Autonoma di Trento 0,2% | 1 | 4 |
Tot. Grandi Opere Incomp. 100,0% | 640 | 4000 |
Oltre 4 miliardi di Euro sono stati gettati negli ultimi anni alle ortiche. Soldi dei contribuenti, presi dalle tasse; le stesse per le quali molti non riescono a vivere quanto al sopravvivere. Un consiglio a chi questo Stato lo rappresenta, in ogni sua forma, è il seguente.
Spesso è più nobile riuscire a ultimare qualcosa già iniziato, anche da chi si definisce avversario qualunque sia lo schieramento o fazione, piuttosto che crearsi riflettori miliardari sulla pelle altrui.
Fonte: La Nuova Alba\Architetto Priscilla Morini
Francesca Romana Cristicini