“Siamo delusi da un bilancio per Roma Capitale nel quale leggiamo un aumento delle spese centralizzate modello Unione Sovietica che solo per il gabinetto del Sindaco Gualtieri salgono da 3.600.000 a 5.070.000 euro , con un aumento del 38%, rispetto al 2021, cui si aggiungono 500.000 euro ( +634%) per manifestazioni ed eventi, e si vogliono spendere oltre 33 milioni in cinque anni per lo staff del Primo cittadino. Idem per la Direzione Generale: un aumento spropositato rispetto al 2021 dove compaiono ulteriori 20 milioni di euro per professionisti esterni. Abbiamo tra le mani un documento che tralascia le raccomandazioni dell’Oref sui necessari obiettivi di servizio e di gestione delle aziende partecipate, sulla pianificazione della spesa per il personale. Un bilancio nel quale non si pensa alla gestione del grande patrimonio immobiliare della città, e se è vero che le spese per le politiche sociali salgono del 36%, e cioè di 276 milioni, salta però agli occhi la diminuzione del 7% per le case di riposo, mentre si destinano 5 milioni di euro ad associazioni private e aumentano del 60% i fondi per rom, sinti e camminanti e immigrati”
Lo dichiara in una nota il consigliere della Lega e segretario d’Aula Fabrizio Santori, a margine del suo intervento in Assemblea Capitolina dove è iniziata la discussione sul bilancio di previsione della città. A Roma la Tari è la più alta d’Italia, ma si sbandierano 40 milioni per la pulizia di strade e piazze che continuano ad essere sporche. Aumenta di 70 euro il prezzo della concessione dei loculi, i cimiteri romani sono alla rovina, onta ai nostri defunti e a chi li ricorda, nello spregio totale di una cultura che fonda le sue radici nella storia. Lo stanziamento per questo settore è fermo a 4 milioni, non solo non aumenta, ma è impossibile non chiedersi dove siano finiti i soldi destinati a questo scopo in precedenza. Per fare ancora qualche esempio ci sono solo 3 milioni per la sicurezza, per la Polizia Locale c’è un taglio del 9%, e per il turismo un aumento pari solo all’8%. Male la sforbiciata del 40% per il Dipartimento entrate, e molto discutibile è la ripartizione dei 16 milioni destinati ai Municipi
“Non c’è abbastanza impegno per le grandi sfide che attendono la città, oltre al Pnnr, il Giubileo 2025 e l’Expo 2030”, aggiunge il segretario d’Aula. “Abbiamo presentato un fiume di ordini del giorno ed emendamenti per migliorare la proposta. Siamo disposti a collaborare, ma quanto è stato scritto non è all’altezza della capitale d’Italia”, conclude Fabrizio Santori.
Francesca Romana Cristicini