“Quella delle ambulanze è una problematica che sta andando avanti da anni, peggiorata con la pandemia, ma è solo la punta dell’iceberg.
Gli ospedali della regione sono al collasso, carenze importanti di personale medico e sanitario si riscontrano ovunque, ma la criticità più alta resta quella degli interi reparti chiusi o peggio, destinati ai pazienti positivi, che hanno tolto posti letto alle altre urgenze, invece che aprire i covid hospital tanto promessi nei mesi scorsi dall’assessore D’Amato”, così dichiara Francesca De Vito, consigliera al gruppo misto della Regione Lazio.
E continua “ma non erano arrivati fondi ingenti dal Governo destinati appositamente a questo?
Quante risorse umane si stanno riducendo nei nosocomi proprio a seguito di questa scelta scellerata di unire tutti sotto lo stesso tetto?
Come si smaltisce il Pronto Soccorso se non ci sono reparti che accolgono e personale a disposizione?
Le due persone (due donne di cui una disabile rimaste hanno atteso tutta la notte per essere ricoverate nonostante il codice rosso) di venerdì al Sant’Andrea, che prontamente ieri è andato a trovare (l’assessore D’Amato), sono due delle migliaia di casi che avvengono giornalmente nei pronto soccorso dove fanno miracoli….ci passasse una intera giornata per vedere quanto la sanità pubblica ormai dipenda solo dalla buona volontà e dal senso di responsabilità di chi è in prima linea.
L’allarme all’assessore D’Amato arriva da ogni parte ma lui preferisce le cerimonie di inaugurazione (ieri allo Spallanzani) mentre nasconde cumuli di polvere sotto il tappeto….perdonatelo, é già in campagna elettorale!”, conclude la Consigliera De Vito.
Da la Repubblica del 30 gennaio