“O si rafforza ancora la campagna vaccinale o si è costretti a immaginare un ritorno a misure del passato. Siamo stati i primi sull’obbligo per i sanitari e poi la Francia e numerosi altri Paesi ci hanno seguito. L’obbligo non è una scelta già determinata e certa, ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura. Il passaggio dell’Ema renderebbe tutto più facile, ma i vaccini sono già sicuri e quindi si può fare anche senza, come è stato per il personale sanitario. Un governo ha sempre un margine di scelta. Si valuterà col passare delle settimane. Il governo terrà conto del quadro epidemiologico e delle ospedalizzazioni, con particolare attenzione alle terapie intensive e al numero dei decessi, la cosa più drammatica. Questi dati si incroceranno con la percentuale di vaccinati”. La decisione verrà presa “in base a una somma di fattori, tra cui la forza della variante. Potremmo trovarci in difficoltà anche con più del 90% di vaccinati, o al contrario non avere bisogno dell’obbligo pur senza raggiungere quella quota. Sto dicendo che i vaccini salvano la vita delle persone . In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure. Se la difesa del diritto alla salute e la necessità di evitare nuove privazioni della libertà ci dovessero portare a questa soluzione, certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo.”, questo è quanto ha dichiarato il ministro della salute, Roberto Speranza in occasione del G20 sulla Salute in corso a Roma.
Intanto il Governa sta pensando all’estensione dell’utilizzo del lasciapassare verde e di renderlo obbligatorio, tramite un nuovo decreto, a partire dal mese di ottobre, per i dipendenti statali.
ALESSANDRO UNGARO