A tutte le pazienti e agli operatori viene richiesto di indossare sempre la mascherina, di rispettare il distanziamento e di osservare le necessarie norme igieniche per contenere il rischio di trasmissione. Sono state riformulate le agende delle visite ambulatoriali per ridurre al minimo i tempi di attesa in corridoio delle pazienti, in tale frangente gli accompagnatori non sono ammessi.
Per quanto riguarda, invece, le degenze, tutte le pazienti che vengono ricoverate nel reparto di ginecologia ed ostetrica dell’ospedale di riferimento vengono sottoposte a tampone nasale per la ricerca di Sars-Cov2. Per i ricoveri programmati (es. induzione al travaglio di parto, taglio cesareo programmato), è previsto un tampone molecolare. Le pazienti ricoverate in urgenza, invece, vengono sottoposte a tampone antigenico e successivamente sottoposte a tampone molecolare entro 48 ore. Il tampone molecolare ha una validità di 72 ore, quindi potrebbe risultare necessario un secondo test qualora il ricovero si prolungasse.
Sono sospese le visite alle gestanti e alle puerpere con l’eccezione del partner. Su richiesta della paziente è possibile richiedere una figura di supporto alternativa (es. altro familiare), con l’automatica esclusione del partner per tutta la degenza.
La persona indicata dalla paziente (sia essa il partner o un altro familiare) viene sottoposta ad ogni ingresso in struttura al controllo della temperatura corporea e ad un questionario per lo screening di sintomi sospetti per infezione da Sars-Cov2. In caso non siano rispettati questi criteri di sicurezza non è consentito l’ingresso in struttura.
Le persone sottoposte a quarantena fiduciaria non sono ammesse.
L’ingresso all’accompagnatore è consentito per 2 ore al giorno (una a ridosso del pranzo, l’altra della cena), in orari differenti a seconda del letto di degenza per evitare la contemporanea presenza di due accompagnatori nella medesima stanza. I bambini, fratellini inclusi, non sono mai ammessi in struttura, con la sola eccezione di neonati dimessi che rientrino per accertamenti programmati dall’equipe neonatologica.
Resta garantita la possibilità per la mamma o il papà, se presente, di effettuare lo skin-to-skin con il neonato dopo la nascita e il rooming-in durante la degenza.
In caso di paziente negativa al test antigenico/molecolare per Sars-Cov2 eseguito al momento dell’ingresso o al pre- ricovero, l’ingresso al partner (o accompagnatore alternativo), è consentito durante la fase attiva del travaglio che si svolge in sala parto e per tutta la durata dello stesso. La permanenza può protrarsi fino al parto e per le due ore successive. In caso di taglio cesareo resta garantita per il papà la possibilità dell’accudimento del neonato subito dopo la nascita con il supporto del personale ostetrico e resta garantita per il papà la possibilità di proseguire lo skin-to-skin iniziato con la mamma.
Non è consentito l’accesso ad accompagnatori precedentemente sottoposti a quarantena fiduciaria o che al triage presentino sintomi sospetti per infezione da Sars-Cov2.
Non è consentito l’ingresso ad alcun accompagnatore in caso la paziente sia stata precedentemente sottoposta a quarantena fiduciaria o risulti positiva al test antigenico/molecolare per Sars-Cov2 eseguito al momento dell’ingresso o al pre-ricovero.
Dal marzo 2020 è stata allestita un’Area Covid all’interno del Padiglione Maternità, presso ogni ospedale presente su tutto il territorio nazionale che è adibita alle attività ambulatoriali (che rivestano carattere di urgenza) e alla degenza di pazienti con infezione da Sars-Cov2, sospetta o accertata. Tale area fornisce assistenza alle pazienti di tutta la provincia, incluse le pazienti precedentemente in carico ai presidi ospedalieri limitrofi. È infatti l’unico punto nascita provinciale autorizzato per le pazienti con infezione da Sars-Cov2. In quest’area le pazienti possono eseguire le necessarie valutazioni ambulatoriali quali esami ecografici, cardiotocografici, visite. Inoltre vi sono tre letti di degenza per le pazienti che si trovassero a partorire in corso di infezione. Il travaglio e il parto di una paziente risultata positiva all’infezione da Sars-Cov2, avviene presso la sala parto in una box dedicata. È consentito lo skin-to-skin con il neonato dopo il parto
La degenza pre e post-partum avviene in Area Covid. Il neonato resta in stanza con la mamma per tutta la degenza ed è consentito l’allattamento, con la sola premura da parte della puerpera di indossare la mascherina e di disinfettare spesso le mani. I tempi di degenza sono prolungati, in assenza di complicazioni connesse all’infezione, di 24h (da 48 a 72 ore). In caso di complicazioni (es. severe polmoniti), la paziente gravida o la puerpera viene trasferita presso il Covid Hospital dell’ospedale dove viene affidata alle cure dei colleghi Internisti, che lavorano in collaborazione continua con l’equipe ginecologico-ostetrica per garantire l’assistenza di mamma e bambino.
I trasferimenti da e per l’ospedale in paziente con infezione da Sars-Cov2 devono essere effettuati mediante le ambulanze del 118, previa comunicazione dello stato di infezione in atto alla Centrale Operativa.
Antonella Betti