“Una mostra di altissimo livello dedicata ad uno dei mostri sacri della fotografia in una delle ville storiche della città mi rende particolarmente orgogliosa perché ci consente di offrire ai riccionesi e ai turisti una proposta culturale prestigiosa nei periodi invernale e primaverile. Oggi presentiamo una esposizione di caratura internazionale a dimostrazione che la progettualità dell’amministrazione non si è mai fermata anche con la pandemia. Possiamo guardare con fiducia alle sfide che abbiamo davanti perchè c’è tantissimo interesse da parte del pubblico di tornare a vivere, con le giuste precauzioni, i nostri luoghi di cultura. Ringrazio per il lavoro di squadra gli uffici comunali preposti, gli organizzatori Civita Mostre e Musei e Maggioli Cultura per aver abbracciato questa splendida iniziativa”, dice il sindaco della nota città romagnola, Renata Tosi, riferendosi alla mostra evento che si terrà dal 19 dicembre 2021 al 3 aprile 2022 a Riccione per celebrare uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea, Elliott Erwitt.
“Ospitare a Riccione grandi mostre fotografiche in un luogo finalmente adatto come Villa Mussolini con impianti e locali consoni e adeguati, rappresenta un grande traguardo raggiunto. Investire in cultura e in spazi belli e attrezzati è un ulteriore tassello del mosaico articolato che stiamo realizzando per rendere la nostra città sempre più attrattiva. L’evidente successo del Riccione Christmas Star è sotto gli occhi di tutti per la bellezza e la gioiosità che riesce a trasmettere alle persone, sia adulti che bambini, come evidenziato peraltro dalle innumerevoli foto sui social. Con la mostra di Elliott Erwitt offriamo il massimo con un’attenzione rivolta sia alla comunità locale che all’internazionalizzazione del nostro territorio. E non finisce qui, perché a seguire avremo Steve McCurry, un altro grandissimo fotografo del Novecento”, aggiunge l’assessore a Cultura Turismo Eventi, Stefano Caldari.
Biba Giacchetti, curatrice della mostra, ha chiesto, al maestro della fotografia, di creare un album personale e pubblico, storico e contemporaneo, serissimo e ironico.
Roberto D’Amato