Roma, 22 febbraio 2022 – “Ci sono azioni politiche che possono migliorare la qualità della vita dei cittadini, ritengo quindi un dovere continuare a fare tutto il possibile perché si arrivi a soluzioni idonee che allevino sofferenze e diano sostegno a chi è affetto da patologie invalidanti. Una di queste è la cefalea primaria cronica, già oggetto di una legge del 2020 contenente le disposizioni per il riconoscimento come malattia sociale. Peccato però che da quella data si sia ancora in attesa dell’attuazione dei decreti che avrebbero dovuto essere emanati entro 6 mesi dalla data di pubblicazione della legge”
“Avevo già chiesto un impegno alla Regione attraverso un ordine del giorno collegato alla legge di stabilità del 2022. Non si trattava di un impegno economico ma solo di essere promotori, come parte politica, nei confronti degli organi di Governo, attraverso la conferenza Stato/Regioni, affinché si desse finalmente seguito alla legge n.81 del 14 luglio 2020. Tali decreti sono fondamentali per l’individuazione di Progetti Finalizzati a Sperimentazioni Specifiche e alla ricerca di metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea, nonché i criteri e le modalità con cui le regioni possano attuare i medesimi progetti”
“Continuerò in questo percorso, non da sola, ma con il sostegno di tutte quelle associazioni e fondazioni che ogni giorno si confrontano con questa realtà. Mi piacerebbe che anche le forze politiche in modo omogeneo si unissero in questa richiesta. Anche una deputata del Partito Democratico ha presentato una interrogazione parlamentare a riguardo, evidentemente però ignara che lo stesso “braccio” in Regione, fino ad oggi, ha ritenuto di non dover intervenire nella stessa direzione. Ho già presentato un nuovo atto, mi auguro che questa volta la maggioranza compatta comprenda l’importanza di un voto favorevole. Vediamo cosa accadrà quando lo discuterò nuovamente in aula”