“Basta scambiarsi un bacio per sentire lo stesso gusto della vita? Basta avvicinare le labbra al proprio amore per sentirne il sapore? Basta sciacquarsi la bocca con il presente per non sentire più il sapore persistente del passato? La vita è ingorda, non ti lascia che i resti da assaporare ci sono ricordi il cui gusto rimane tutta la vita e non c’è spazio per altro. Solo per l’immaginazione. E a Lei, la Donna Vestita di Nero, la moglie dell’Uomo dal Fiore in Bocca è l’unica cosa che è rimasta “attaccarsi cosi, con l’immaginazione alla vita“. I suoi occhi così dentro e così attaccati a lui, da non volerlo far andare via. Non ancora. Noi Abbiamo dato voce a quella donna muta e dolorante, quella Donna Vestita di Nero che Pirandello ci ha fatto intravedere solo dietro a quel cantone”, così si legge nelle note allo spettacolo L’uomo dal fiore in bocca che vedrà sulla scena, prontissima a cimentarsi con il genio pirandelliano, Lucrezia Lante della Rovere Giovedì 27 maggio al Lauro Rossi di Macerata e il 28 e 29 maggio al Concordia di San Benedetto del Tronto.
Gli eventi rientrano nel cartellone previsto per la Platea delle Marche in festa, rassegna regionale nata dalla collaborazione tra i Comuni coinvolti e l’AMAT, con il contributo della Regione Marche e del MiC.
Il capolavoro di Pirandello vede l’adattamento e la regia di Francesco Zecca, le musiche originali di Diego Buongiorno, il disegno Luci di Alberto Tizzone, la produzione della Argot Produzioni e di Pierfrancesco Pisani per Infinito Teatro.
Lo spettacolo del maestro siciliano venne presentato per la prima volta al Teatro Manzoni di Milano nell’ormai lontanissimo 1922.
Roberto D’Amato