L’Unione europea conta 27 Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. In effetti dovrebbero interessarsi tutti insieme dei problemi della popolazione di questi Stati 447,7 milioni di abitanti che pensano, agiscono, lavorano e votano. Se si interessano di altri popoli se ne devono assumere la responsabilità, così come tutti quelli che comandano affermando di farlo per il bene degli altri non richiesto. Diversa è la NATO (North Atlantic Treaty Organization), nata nel 1949, una alleanza politica e militare (non un Istituto di Suore del Sacro Cuore di Gesù) che unisce 30 Paesi membri dell’Europa e dell’America settentrionale per la sicurezza e difesa, una formula ambigua in quanto tutti i popoli possono dichiarare che agiscono per la sicurezza e la difesa. Dopo, nel 1955, nasce il Patto di Varsavia.
Tutti gli uomini al di sopra dei 18 anni che vivono nel territorio europeo, come circoscritto dai 27 Paesi che formano l’Unione europea, possono non aver alcuna responsabilità sullo scoppio della guerra (la terza guerra mondiale è già), ma si può sostenere che hanno cancellato 77 anni di storia comune.
Ogni nato ripropone la teoria che l’universo fisico si sia creato improvvisamente da una grande esplosione conosciuta come “big bang” avvenuta quindici miliardi di anni fa.
La nascita di un bambino non prevede un prima, il tempo inizia con la nascita ed ogni figlio è un nuovo mondo che nasce, un mondo unico e irripetibile, un mondo singolo non collettivo. E’ l’esigenza di dover vivere in gruppo, comunità, società complesse, che genera il collettivo. Ma le formule per vivere insieme, dopo che è nata la divisione del lavoro, sono tutte fallite. Tuttavia, rimangono i bisogni, la necessità di soddisfare le esigenze primarie quotidiane dell’essere umano, quali nutrirsi, accedere all’acqua, ripararsi dal freddo e dal caldo, acquisire le fonti di energia; esigenze comuni a tutti i popoli, a tutte le etnie, salvo eliminare una parte dell’umanità o costringerla alla morte, privandola di un tozzo di pane e un bicchiere di acqua, come avviene per un terzo dell’umanità.
Per soddisfare i bisogni primari di tutti abbiamo proposto il modello organizzativo-culturale: “la dittatura dei bambini”, ma i potenti del mondo preferiscono l’alternanza guerra/pace/guerra, secondo la regola dei vincitori e vinti. Ma guai ai vinti.
Sono quattro le forze presenti nell’universo: gravità, elettromagnetismo, forze deboli, forze forti. Nell’universo subatomico accadono avvenimenti che non hanno cause ben definite. L’universo è stato generato da un avvenimento privo di cause. L’errore del trasferimento della teoria della psicologia individuale alla psicologia sociale o collettiva e viceversa oppure della microeconomia alla macroeconomia e viceversa è provato dalla fisica che sostiene l’infondatezza della pretesa di trasferire automaticamente ai microggetti le caratteristiche che siamo soliti attribuire agli oggetti dell’esperienza quotidiana.
La guerra è la rappresentazione storica di questa esplosione che si ripete periodicamente nello spazio e nel tempo. I protagonisti delle guerre sono figure morte, gli assassini del Cristo marciante tra le genti, l’incarnazione del peccato originale, gli esecutori della crocifissione del bambino che sarà un adulto cresciuto con un asciutto senso del lontano dai propri simili che considera stranieri.
Così come la scena scientifica rappresenta la meccanica quantistica, la ricostruzione del mondo subatomico reso possibile dalla scoperta che l’energia si propaga per “quantità discontinue” per pacchetti di “quanta”, emerge per tutta la sua evidenza storica che condizioni materiali di esistenza dell’essere umano sono inscindibilmente connesse alle leggi della natura. Le predizioni del mondo quantico sono probabilistiche, la certezza deterministica della nostra descrizione del mondo sparisce. La fisica ha fissato la rinuncia ad una scienza capace di farci conoscere un essere indipendente dal soggetto che conosce. Ma anche una decisione probabilistica non esaurisce la realtà. Appare certo che la realtà esiste al di fuori dell’osservazione.
L’uomo ne dà una descrizione probabilistica perché la teoria è ancora incompleta, ma la realtà esiste anche quando non la osserviamo e quella realtà che non conosciamo ancora è ordine e bellezza, simboleggiata dal nato. Il mistero della nascita e la sua insostituibile sacerdotessa, la Madre che dà la vita. Altro non c’è, la conservazione della specie umana è data dalla Madre, la Grande Madre natura, e dal figlio il futuro dell’umanità.
Un atomo di idrogeno che nessuno ha mai visto si può paragonare ad un neurone del cervello umano. Si pensa che vi siano 100 miliardi di neuroni nel cervello umano che uniti ai neuroni di 60 milioni di cervelli di italiani dà per moltiplicazione 6.000 miliardi di neuroni che generano il pensiero di 60 milioni di persone. L’intelligenza collettiva la nuova frontiera.
Esiste un pensiero del singolo e un pensiero collettivo che non coincide con alcuna maggioranza e alcuna opposizione sia sul piano politico sia sul piano sociale sia sul piano delle diverse teorie scientifiche. Il pensiero collettivo per avere senso si deve riferire ad un gruppo che ha in comune usi, costumi, acquisizioni tecniche, religione, organizzazione istituzionale, vivente su un territorio dove si è formata la storia di quel popolo.
E = mc al quadrato. L’energia è uguale alla massa moltiplicata per la velocità della luce al quadrato. L’ago della bussola indica il Nord magnetico, che non coincide con quello geografico, così la madre cerca la risposta al pianto del figlio, l’esplorazione di un mondo sconosciuto ai mortali perché il nato porta in sé il sigillo del divino, la ricerca di un ordine soggiacente all’universo dei desideri, della volontà, difficile da comprendere che solo il linguaggio muto tra la madre e il figlio può svelare. E’ nella natura del bambino diffidare delle ortodossie, le forme di autorità, verso le convinzioni dominanti. Il carattere ambiguo e sfuggente dell’adulto che impone il suo volere viene frantumato dal fotone, particella priva di massa, un quanto di energia, che genera magnetismo. Davanti alla meraviglia del creato, della nascita, del figlio, c’è un ordine che è dietro le cose. Una razionalità nascosta che l’uomo può penetrare e descrivere.
L’universo non è piano, non è descrivibile con la geometria euclidea, è un “continuo” a quattro dimensioni dove il tempo è intrecciato con le dimensioni spaziali, con l’inconscio collettivo, con il perturbante, con la falsa coscienza. Non è rettilineo, uniforme, coerente, è una realtà curva, che subisce le azioni di disturbo provocate dall’osservatore, che va pertanto assunto come parte integrante del fenomeno.
I decreti del destino dell’uomo sono scritti nelle equazioni dell’ordine estetico delle leggi della natura, come la musica.
La mistificazione scientifica è data dal porre al vertice dell’agire e del decidere le sorti del popolo, rectius, degli appartenenti alla comunità vivente su un territorio, una sorta di sacerdoti del tempio della verità che dominano sugli altri, immuni da difetti, privi di colpe, di fatto intoccabili e impunibili, demiurghi della responsabilità, una specie di anomalia atomica, si tratta del Corpo dei magistrati, da non confondere con la Magistratura, concetto astratto, né con la legge, il Maestoso codice del dovrebbe essere che non è.
Decidono anche condanne di fatti storici (Corte penale internazionale, altro monumento di come dovrebbe essere macchiato dal peccato originale dell’uomo), ai quali non hanno partecipato senza capire alcunché e senza aver rischiato alcunché, pensando di giudicare forti di un impossibile salvacondotto di neutralità, improbabile da possedere con tutte le buone intenzioni, come se nel momento del decidere vengano miracolati da una forza divina che li rende santi. Saranno i vinti che giudicheranno ed agiranno, tertium non datur. Una falsificazione cosmica che annulla la scienza nelle sue varie espressioni, la storia, la letteratura, la stessa teologia.
L’aereo decollò alle due del mattino del 6 agosto 1945 dalla base di Tiniam nelle Marianne. In pancia aveva un solo ordigno. Destinazione: Hiroshima.
Ha tremato la Terra. Scrissero “beati coloro che non si sono salvati”.
La storia insegna che tutti coloro che si sono opposti alla soluzione dei contenziosi tra i popoli con le armi, rischiando in proprio, sono stati minacciati e silenziati dai governanti del momento.
La libertà e la democrazia sono monete contraffatte per la compravendita del consenso indipendentemente dalla ricerca della verità, atteso che la menzogna ormai è un prodotto a basso costo utilizzato in tutto il Mondo. Un giorno un tempo vi esporrò il significato del “peccato originale” così come l’ho appreso dal figlio del sole e del vento che ho incontrato al crocevia del destino, quando sembrava che fossi soccombente con la sfida del settimo sigillo. Uccidetemi io porto in me il peccato originale, così salverete i bambini.