Migliaia di persone riunite nella cornice del celebre Circo Massimo di Roma, insieme per seguire ed incitare la nazionale italiana impegnata nella finale del campionato europeo a Kiev. Le cose però non sono andate come tutti si auguravano: l’Italia soccombe contro un avversario molto forte, incassando ben quattro reti. Al Circo Massimo si scatena il delirio. Fumogeni e petardi vengono scagliati contro il maxischermo costringendo l’organizzazione a sospendere la gara prima del triplice fischio. Molti ragazzi vanno via, altri inneggiano gli eroi che ci hanno permesso di vivere un sogno chiamato finale, sbandierando il tricolore. Purtroppo in mezzo a questi ultimi, animati da spirito sportivo, la Digos individua grazie ai filmati della polizia scientifica un giovane di 23 anni Enrico Zaccardi, già noto alle forze dell’ordine, che esponeva una bandiera svastica ed inneggiava il duce. Il ragazzo nella notte è stato fermato ed arrestato per apologia di reato. A seguito di una perquisizione presso la sua abitazione è stata ritrovata un’altra bandiera svastica ed altro materiale inneggiante al fascismo. Fermato anche un giovane diciannovenne romano reo di aver lanciato oggetti pericolosi contro lo schermo. Ancora una volta dunque una serata organizzata con le migliori intenzioni, diviene teatro di violenza ed inciviltà, facendo si che si riempiano non solo le pagine sportive dei nostri quotidiani, ma anche quelle di cronaca.
Lorena Lo Presti