Il 9 aprile è andato in scena, presso il Cineteatro 33 in Via del Gran Paradiso 33 a Roma, la nuova commedia della Compagnia Segni Particolari con la regia di Maria Pia Curzi, scenografie di Paola Fois e i costumi di Rossella Pioppini. Audio e Luci a cura di Valerio Perigli.
Sul palco nove attori amatoriali, Claudia Camilloni, Dario Caroppo, Ambra Crespi, Antonino Di Girolamo, Sergio Dolciotti, Claudio Perigli, Mirta Perigli, Nadia Pontillo e Federica Torregrossa, che hanno saputo trasmettere nel contempo simpatia e stupore, una trama esilarante, che ha lasciato tutti a bocca aperta, per un finale per niente scontato.
Una commedia brillante che da subito ha coinvolto il pubblico, una storia molto semplice, ma nel contempo molto vera. Tutto si muove intorno alla superficialità delle persone che si struggono e si lamentano per cose del tutto banali, cose che la maggior parte delle persone nemmeno si accorgerebbero, ma loro ne fanno una questione di vita o di morte.
Sulla scena Federica, una bella donna moglie di un importante avvocato, che ha come unico pensiero la moda e i gioielli. L’opera inizia con le tre amiche di Federica, che vanno a trovarla per portarle dei regali in vista del ricovero ospedaliero della giornata successiva, per un piccolo intervento di botox. Tutto prosegue liscio fino a quando guardandosi allo specchio, la donna non si accorge che ha sei millimetri di ricrescita nonostante sia stata dal parrucchiere solo quattro giorni prima. A questa scoperta scoppia il caos. Prova a contattare tre hairdresser differenti, ma nessuno è in grado di soddisfare la sua richiesta. A questo punto, sembra che tutto giochi in suo sfavore e qualsiasi cosa sembra che la prenda in giro in merito alla sua ricrescita, al fine che non si accorge nemmeno che il figlio torna a casa tutto ingessato perché ha avuto un incidente. Ogni persona che involontariamente nomina parole tipo capelli, ricrescita o tintura, viene eliminato. La commedia si chiude, che Federica dopo aver commesso atti insensati, viene contattata da una dei parrucchieri chiamati per fissarle un appuntamento in giornata.
Divertente ed amaro allo stesso tempo, viene toccato un tema importante come la superficialità delle persone, l’incapacità di approfondire le cose fino al punto di farsi sfuggire di mano una situazione che involontariamente è stata creata. La protagonista è una donna bella e ricca esteriormente, ma brutta e povera di contenuti interiormente, quella che verrebbe definita oca, la quale è in grado solo di schiamazzare, ma di non di dare giusto valore a quello che ha.
«Volevamo dimostrare che c’è troppa superficialità nel mondo questo è stato il nostro intento e la gente a volte si attacca a delle cose stupide come sei millimetri per fare delle cose insensate, invece di focalizzarsi su cose serie.» commenta la regista Maria Pia Curzi «Noi scriviamo altro di solito, facciamo spettacoli più articolati, ma adesso dopo il covid la gente ha bisogno di ridere di divertirsi e quindi abbiamo fatto una cosa semplice con pochi attori.»
Agostino Fraccascia