Ragazza molestata al “Rossellini”: i compagni in sciopero contro la violenza sistemica
“Non ci passiamo sopra“, dicono i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Rossellini di Roma che questa mattina hanno deciso di non entrare a scuola per manifestare solidarietà nei confronti di una studentessa dell’istituto, che ieri ha raccontato di aver subito una molestia da parte di un collaboratore scolastico. Davanti alla sede succursale dell’Istituto, in Via Libetta 14, studenti e studentesse hanno esposto cartelli e raccontato le loro esperienze. “Contro la violenza sistematica e di genere la scuola deve tutelarci“, si legge su uno degli striscioni esposti dai giovani. “Vogliamo farci sentire dalle istituzioni che non ci ascoltano– urla dal megafono una ragazza- è inammissibile non sentirsi sicuri nella propria scuola. Se la scuola è il posto dove dovremmo essere sicuri e non lo siamo, dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo essere tutelati“. Secondo il racconto della ragazza, riportato sui social, la ragazza sarebbe stata molestata ieri da un collaboratore scolastico, nella sede di Via Libetta 14 dell’Istituto. “L’azione sistemica posta in essere dall’Istituto è sempre stata, ed è, quella di prevenire qualsivoglia episodio di discriminazione e di violenza, sia fisica che verbale. In considerazione delle comunicazioni social, attraverso le quali si denuncia una molestia in danno di una studentessa dell’Istituto, si comunica che è in atto una azione interna per l’accertamento dei fatti e di eventuali responsabilità personali– scrive la scuola in un comunicato pubblicato sul loro sito- è stata effettuata opportuna informativa all’Autorità di Polizia, per gli adempimenti di competenza“.
Aurora Mocci