E’ andato in onda uno spettacolo esilarante. Lei la Signora tedesca bionda, che l’attuale negoziatore della guerra Erdogan ha tenuto sullo strapuntino, Ursula von der Leyen, via tweet ha promosso con pieni voti il piano Draghi con un primo versamento di 21 mld di euro per il Nex Generation Eu, che sarebbe l’opportunità di una generazione, se non fosse che quelli di questa e della successiva generazione dovranno confrontarsi con la terza guerra mondiale già presente. L’allieva ha maturato l’ex Maestro e l’ha chiamato confidenzialmente Mario, dichiarando che l’Italia ha compiuto progressi sufficienti sul piano delle riforme (se ne parla da 40 anni) e si è complimentata con Mario per aver eseguito i compiti a casa con il massimo profitto. E’ intervenuto anche il ministro Colao con una dichiarazione innovativa: “tutti i ministri vogliono usare il PNRR per rafforzare le competenze”. Lo direbbe anche l’usciere che sosta all’entrata di Palazzo Chigi se non fosse che gli attuali ministri appare siano più competenti in puericultura. L’Italia è una anomalia nel panorama mondiale, sul piano geopolitico ha sempre contato zero. Se non si cancella tutta la struttura del burocratismo nefasto (l’incapacità addestrata – Robert K Merton) cresciuto a dismisura dal 1970 ad oggi, dando potere e sfamando 4 milioni di nullafacenti e se non si azzera il sistema della giustizia italiano e si ricostruisce un nuovo edificio, magari interpellando Enzo Piano, i risparmi degli italiani e i soldi rapinati dallo Stato con imposte e tasse finiranno nelle discariche dei susseguenti piani di risanamento, piani industriali, cassa per il mezzogiorno, privatizzazioni, partecipazione alla comunità del carbone e dell’acciaio, vecchia e nuova Europa, moneta unica e moneta nazionale, dollaro e sterlina, spread, PIL, export, import, differenze, divari, rendimenti, perdite, saranno sempre un Festival di San Remo con cantanti stonati. Ursula e Mario hanno usato, anche loro degne persone, quella antica e insuperata moneta che viene scambiata da millenni: la menzogna.
Suonano le trombe, i tamburi della finanza battono a festa i listini di borsa che segnalano venti di ripresa che gonfiano le vele delle barche che portano oro, incenso e mirra. Un bagliore per il ritorno
alla regalità del Bambino nato, la sua divinità e il sacrificio e la morte dell’uomo Gesù.
Battono la notizia i giornali. “ Dopo cinque giorni di vertice, c’è l’accordo che apre la strada all’emissione di debito comune da parte della Commissione”. Sono le 5.31 della mattina quando sul profilo Twitter del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, compare il post atteso da giorni: “Deal!”, ACCORDO. All’alba del quinto giorno, i capi di Stato e di governo dell’Ue hanno raggiunto un accordo sul Recovery Fund al termine del vertice più lungo della storia, durato 92 ore, che ha vinto il record di quello di Nizza del 2000. Il patto è storico ha detto Ursula von der Leyen ma ha mentito come suo costume in coppia con Gentiloni che non sa nulla di alta finanza ed ha detto la prima frase che gli è venuta in mente come tutti i nostri c.d. politici: “la più importante decisione economica dall’introduzione dell’euro”. E’ vero che rappresenta per la prima volta l’emissione di debito comune da parte della Commissione europea, ma altrimenti BlackRock non avrebbe concesso il prestito. E’ vero che con la tragedia della pandemia questo prestito evita il ritorno alla povertà dei primordi, ma costituisce la piu’ grande rapina intentata contro il popolo europeo, quello che già stentava a sopravvivere prima della pandemia.
Recovery da 750 miliardi: 209 all’Italia. L’Italia è il Paese che più usufruisce degli stanziamenti di Next Generation Eu, conquistando il 28% del totale: 208,8 miliardi, di cui 82 di sussidi a fondo perduto e 127 di prestiti. Si tratta di ben 36 miliardi in più rispetto alla proposta originaria della Commissione che per Roma aveva previsto uno stanziamento da 173 miliardi. In totale, il piano da 750 miliardi ne prevede 390 a fondo perduto. Il merito a Conte a Draghi? Entrambi sono italiani seri e competenti, certo il Prof. Draghi è come Paolo Rossi il migliore. Soddisfatti anche il presidente francese, Emmanuel Macron, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che ancora una volta hanno potuto rivestire il ruolo di governi-guida in ambito europeo, rafforzando ulteriormente l’asse franco-tedesco. “Il Recovery plan è un cambiamento storico della nostra Europa e della zona euro” hanno tuonato i pappagalli di regime. E’ un falso. E’ andata in onda l’ultima parte del film “La Stangata”, ma gli attori non sono affascinanti come Paul Newman e Robert Redford, il luogo non è l’ Illinois, ma quel tetro edificio, grigio ed opaco, dove si decidono le sorti di esseri umani, senza diritti e senza voce, falcidiati da liturgie obsolete e perverse, che celebrano la perenne InGiustizia dei servi della gleba. L’agnizione del condannato. La trama è la stessa, una finta agenzia di scommesse in cui viene fatto credere di poter vincere facilmente delle ingenti somme di denaro grazie a informazioni riservate, con l’obiettivo di fargli poi perdere l’ultima, altissima e decisiva, scommessa.
BlackRock è la più grande società di investimento nel mondo con sede a New York. Gestisce un patrimonio totale di quasi 8.000 miliardi $ (2020), di cui un terzo in Europa. BlackRock opera a livello globale con 70 uffici in 30 Paesi e clienti in 100 Paesi. BlackRock è la più “grande banca ombra del mondo“. Le multinazionali digitali realizzano il 70% delle proprie vendite fuori dal proprio paese, ma solo il 40% delle loro attività è condotto all’estero. Il World Investment Report 2017 pubblicato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) sottolinea come l’economia digitale sia un fattore chiave per la crescita e lo sviluppo economico. Tra 2010 e 2015 gli asset di una ventina di aziende sono aumentati del 65%, del 30% sono aumentati i dipendenti e anche i ricavi operativi. Nello stesso periodo questi stessi indicatori per le altre aziende nella top 100 sono rimasti praticamente piatti. La rapida crescita per le megacorporation del tech. Nel 2010 si trattava ancora di un peso relativo e non particolarmente diverso da quello del 2005. Oggi le megacorp digitali della lista “hanno superato le grandi multinazionali tradizionali e le telecom, con asset che crescono di oltre il 10% all’anno”, mentre per gli altri gruppi la crescita sembra essersi arrestata e stabilizzata. Sono le caratteristiche di una nuova tipologia di multinazionale che nel rapporto vengono indicate come “virtuali”, nel senso che non producono beni materiali, ma lavorano completamente nell’immaterialità, come per esempio Google e Facebook. “Il risultato è che la crescita delle multinazionali dell’economia digitale”, si legge nel rapporto, “potrebbe invertire il trend di investimenti diretti all’estero che abbiamo osservato negli ultimi decenni verso la concentrazione in alcuni grandi Paesi d’origine”. Ancor più significativa è la differenza in termini di ricavi. Per Google, Facebook e soci la quota estera del 2015 è pari al 62%, mentre la media è del 23% negli altri settori industriali. Inoltre: secondo i dati del rapporto UNCTAD, le tech corp hanno riserve di liquidità doppie rispetto alle multinazionali tradizionali, ma questo non si traduce in investimenti consistenti nei Paesi dove quei guadagni vengono generati per aumentare la produttività.
“L’obiettivo principale è piuttosto minimizzare l’incidenza delle tasse”, scrivono gli analisti UNCTAD, “posticipando indefinitamente il pagamento della rettifica fiscale per il rimpatrio di ricavi esteri negli Stati Uniti”. Con questo sistema, nel 2015 la stima dell’incidenza effettiva delle tasse per i giganti del digitale è calcolata dagli estensori del rapporto nel 19% a fronte del 27% per le altre multinazionali analizzate. I vantaggi della digitalizzazione dell’economia continueranno a essere distribuiti in modo ineguale.
Le 10 aziende più sostenibili al mondo: green.it, vivi green, green economy, le 10 aziende più sostenibili al mondo. Gli indicatori di performance con cui vengono esaminate le aziende sono 12 e prendono in considerazione la gestione delle risorse, gli impiegati e i capitali. I risultati vengono presentati ogni anno al Word Economic di Davos in Svizzera. Secondo Toby Heaps, CEO di Corporate Knights, questi dati aiutano a indicare la strada per migliorare l’ambiente di lavoro e le proprie performance, ma danno anche utili indicazioni agli investitori. A guidare la classifica sono per lo più compagnie europee, che rappresentano il 53% delle imprese esaminate. Sono solo 27 le compagnie americane, seguite da altre 20 compagnie comprese tra Asia, Africa e Australia. 1. BMW (settore: automotive, Germania) 2. Dassault Systemes (settore: software house, Francia)
Conosciuta anche come “The 3DEXPERIENCE Company”, Dassault Systemes è una società europea che sviluppa soluzioni di progettazione in 3D.
- Outotec (settore: costruzioni e ingegneristica, Finlandia)
- Commonwealth Bank of Australia (settore: bancario, Australia)
- Adidas (settore: tessile, Germania)
- Enagas (settore: energia, Spagna)
- Danske Bank (settore: bancario, Danimarca)
- StartHub (settore: telecomunicazioni, Singapore)
- Reckitt Benckiser Group (settore: prodotti per la pulizia, Regno Unito)
- City Developments (settore: immobiliare, Singapore)
Le multinazionali finanziarie puntano a gestire direttamente i bilanci degli Stati. Ci siamo arrivati, ed il grimaldello per gestire i soldi pubblici (quindi i soldi nostri) lo ha fornito il presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, affidando al fondo speculativo BlackRock la gestione finanziaria della “svolta green nell’unione europea”. Un incredibile conflitto d’interessi, perché BlackRock controlla le principali aziende private (multinazionali) europee, soprattutto è la struttura che sovrasta i singoli Paesi membri per via del cosiddetto “debito sovrano”.
BlackRock ha elaborato la diversificazione degli investimenti di Bill Gates dal cibernetico al farmaceutico: ovvero l’investimento nel laboratorio di Wuhan. Bill Gates ha oggi nel governo italiano un suo collaboratore: ovvero Vittorio Colao che, oltre a gestire a Londra il fondo atlantic (è consulente finanziario di microsoft per il 5g cinese). E’ l’attuale ministro italiano per “l’innovazione tecnologica e la transizione digitale”; ovvero l’uomo che attuerà in Italia i dettami della politica green europea nel settore della digitalizzazione, come da agenda ONU 2030. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale tedesca, Colao potrebbe benissimo menzionare al premier Mario Draghi che le politiche fiscali dell’eurozona prevedono anche espropri massivi di beni nei Paesi sovraindebitati (vedasi caso isole, aeroporti e porti in Grecia).
Con l’entrata di BlackRock, i veri premier Ue si chiameranno Jp Morgan Chase, Deutsche Bank e tutte le strutture hedge fund in cui fanno consulenza le società create da George Soros e Gates. Non dimentichiamo che BlackRock detiene l’autonoma capacità generatrice di crisi: ovvero chi non segue le sue scelte subisce crescita negativa, recessione, calo occupazionale. In via diretta i mercati decidono sulla produzione di leggi a favore di multinazionali cibernetiche e farmaceutiche. Con l’emissione di debito il Recovery fund è BlackRock che gestisce la Ue e suoi Paesi membri. BlackRock ha promosso i nuovi programmi globali d’indebitamento: punta sull’incremento di debito degli Stati e, quindi, dei singoli individui verso il potere finanziario. Il nuovo incremento debitorio metterà insieme le famiglie di basso reddito di Belgio, Finlandia, Italia, Spagna, Francia, Libano, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Svezia e Svizzera. L’obiettivo dei gruppi d’ingegneria finanziaria è aumentare sempre più il debito, quindi più debito più affari per chi presta. Usura planetaria. I potenti della terra non parteggiano per Usa o Cina, Europa o Russia: sono strutture sovrannazionali che, grazie ai contratti (infilati nelle pieghe di trattati e poi di leggi), possono legalmente controllare gli Stati attraverso banche e multinazionali. Il loro strumento principe per creare debiti si chiama “bond”: per pagare i debiti verso i potenti della terra gli Stati dovranno tagliare servizi (pensioni, sanità), posti di lavoro, stipendi ed opere infrastrutturali.
Oggi BlackRock è il fondo d’investimento a cui Ursula Von der Leyen affida l’economia dell’eurozona. BlackRock è un fondo Usa con patrimonio di circa ottomila miliardi di dollari: ovvero un fondo ricco due volte l’attuale PIL europeo. Sotto “crisi pandemica” BlackRock ha pensato bene di comprarsi l’Europa e le sue deboli politiche protezionistiche. Il fondo ha guadagnato solo ed esclusivamente attraverso speculazioni sulla sofferenza economica di Stati e grandi aziende. BlackRock era con Soros quando ci fu la speculazione allo scoperto sulla lira (nel 1992), poi letta dai mercati come segnale della definitiva eliminazione della Prima Repubblica in Italia.
BlackRock è già presente nei Consigli d’amministrazione delle principali banche mondiali: per esempio, in Italia è azionista di peso di Intesa Sanpaolo (al momento la più grande banca italiana), poi controlla Banco Popolare, Unicredit, Rai Way, Banca Popolare di Milano, Telecom Italia, Fiat, Assicurazioni Generali. Medesima situazione si presenta in tutti i Paesi del pianeta, seppur con qualche resistenza: certi trust russi, nati sotto l’egida di BlackRock, sono stati attenzionati dall’Amministrazione Putin.
L’agenda green dell’Unione europea viene realizzata da BlackRock perché il fondo intende decidere sulle normative europee che mettano fuori legge attività commerciali ed artigianali, ma anche la vita domestica dei singoli cittadini. “Subito un piano per azzerare le emissioni di Co2” è la minaccia di Larry Fink (presidente ed amministratore delegato di BlackRock) che punta sull’imminente sconvolgimento del sistema economico mondiale: per esempio, in Ue sarà obbligatoria entro il 2030 la domotica domestica, ogni quattro anni sostituire gli elettrodomestici con altri sempre più green. Questo perché noi vivremo sempre più relegati tra le mura domestiche: la svolta green prevede “vacanze virtuali” (con tattile e maschera), smart working, spesa e pietanze recapitate a domicilio e riduzione delle abitudini turistiche dell’uomo (meno mobilità, meno inquinamento). Isolamento casalingo di BlackRock.
Nell’immediato, e grazie al contratto siglato da Ursula von der Leyen, BlackRock comprerà (soprattutto in Italia) le aziende in fallimento, o quelle in sofferenza: quindi le rivenderà con una romanella green ad operatori controllati (microchippati) dal fondo speculativo. Non è vera la balla della infiltrazione mafiosa è la mafia delle multinazionali della finanza creativa che decide. Perché tutto sia legale, la Commissione Ue consente a BlackRock di emettere un parere su tutti gli investimenti vincolati dal “Recovery fund”. Dove è finita la denuncia degli ottanta europarlamentari, che evidenziava i legami tra influenti membri della Commissione Ue ed il fondo newyorchese???. La presidente Von Der Leyen, ha appaltato direttamente a BlackRock lo studio su “integrazione e governance” degli obiettivi ambientali e sociali europei. Ora BlackRock indicherà direttamente all’Ue le scelte utili ai soci del fondo speculativo. Emily O’ Reilly (Garante europeo sui conflitti d’interesse) ammette: “Nonostante la denuncia, la consulenza non è stata revocata, l’incarico a BlackRock è rimasto. La svolta green costituisce l’opportunità di guadagno per un fondo speculativo”.
Oggi il debito dei popoli verso il potere ammonta al 322 per cento del Pil mondiale: il creditore teme di non poter più riscuotere. Il potere si domanda cosa possa prendere in cambio del danaro. La risposta è nel resettare patrimonialmente, per legge, l’intero pianeta. Nella nostra piccola Italia gira troppo contante e molto non si muove, arenato nelle cassette di sicurezza delle banche o nascosto sotto il materasso.
Tradotto BlackRock ha prestato 750 mld di euro ad Ursula. Poi BlackRock ha detto non mi fido di riaverli per cui con il prestito fai gli investimenti che BlackRock ti dice di fare cosi ritorna il profitto. BlackRock approva tutti i piani di investimento dei singoli Stati, ha un contratto di consulenza con Ursula di 280.000 milioni di euro. BlackRock poi ha stabilito che i contratti stipulati con le multinazionali farmaceutiche non devono contenere penali.
L’associazione “Verità Altre” ha il monopolio virtuale dei bambini del mondo, BlackRock si deve accordare con noi altrimenti il piano salta. Così anche il governo italiano.
Noi vogliamo bene al Prof. Mario Draghi ha già vinto il campionato del mondo. Ma noi dobbiamo assicurare il presente e il futuro dei bambini che costituiscono la conservazione della specie umana, il mistero della nascita, il mito del bambino, la santificazione della madre, la grande madre per dirla con Jung. Non può decidere, BlackRock si deve accordare con noi altrimenti scateniamo la rivoluzione planetaria dei bambini e non possiamo perdere.
Ursula deve uniformarsi con noi non con BlackRock. Noi rappresentiamo l’energia vitale, il diritto naturale scritto nella storia dell’uomo. La storia non si ferma con gli accordi, la storia è un viaggio scritto nella nascita che è ancora un mistero, la scienza non è riuscita a spiegarla.
Se qualche politico importante o qualche personaggio importante si permette di criticare la UE non come unione di popoli per vivere in pace e in progresso, ma come altro deleterio burocratismo viene accusato come il peggior nemico, con termini di incerto significato: sovranista, populista. Se un politico di qualche Paese che si è iscritto al registro dello stato civile europeo per essere cittadino europeo si permette di esprimere qualche critica agli impiegati dei Paesi aderenti alla UE risultati eletti nelle elezioni politiche europee ed assurti a governare la UE si grida al pericolo planetario, alla fine della civile convivenza, alla ordalia, al ritorno alla invasione dei barbari che poi sarebbero gli attuali popoli del Nord Europa.
Ci ha dato una mano li filologo Luciano Canfora, uomo di indiscussa conoscenza di saperi, accusando di nazismo genetico l’intelligente Giorgia Meloni, da sempre rosso puro, però sofferente di carenze decisive per non aver studiato e approfondito autori come Marx, Engels, Lukàcs, Nietzsche, Marcuse, Carnap, Cassirer, Russell, Adorno, Horkheimer, Schlick, Whitehead, Wittegenstein, tutti i filosofi che hanno criticato l’esasperazione delle economie di mercato, come pure sono assenti studi su scienziati quali Freud, Reich, Jung, Lacan, Durkheim, etc. Ma il professore lo conosciamo bene appartiene a coloro che hanno bisogno di un nemico per esternare la nativa aggressività che porta alla guerra, che è eterna proprio perché può essere agita anche senza la polvere da sparo. Il Prof. Canfora ha liberamente denunciato le responsabilità morali e le provocazioni che l’Europa, manovrata direttamente e militarmente, avrebbe ripetutamente orchestrato ai danni della Russia, minacciandone direttamente e militarmente l’unità territoriale negli ultimi trent’anni dopo la dissoluzione dell’impero sovietico, ma la presidente del partito “Fratelli d’Italia” non ha diritto all’esistenza.
Se il giovane predicatore di guerre stellari Canfora fosse onesto e non fosse affetto da un disturbo bipolare e non avesse consegnato le sue capacità cognitive ad ideologie perverse invece di aggredire l’innocente Meloni si dovrebbe scagliare contro il Signor Josep Berrell i Fontelles, un oscuro impiegato spagnolo diventato, secondo il sempiterno codice Cencelli, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che avrebbe sostituito quella scienziata di Federica Mogherini voluta da Renzi, il quale per conquistare una impossibile visibilità mondiale, tornato dalla visita a Kiev, ha tuonato la necessità di fornire più armi all’Ucraina. Borrell ha sollecitato i diplomatici dell’UE ad assumere una decisione a giorni e non a settimane per invio di carri armati, sistemi di lancio multiplo di razzi. Boris Johnson, anticipando i concorrenti del supremo bene comune, con una visita a sorpresa a Kiev ha assicurato l’invio di blindati e missili antinave. Johnson è il più accanito oppositore di Putin e della necessità di un escalation delle sanzioni contro la Russia.
Come ricorda il Santo Padre l’omertà e l’ipocrisia sono i tratti migliori di personaggi patetici che si pongono sulla linea di comando. Per chi avesse a cuore il futuro dei bambini è certo che la guerra cancella la storia e regredisce l’incerto cammino intrapreso con fatica al punto di partenza: l’aereo decollò alle due del mattino del 6 agosto 1945 dalla base di Tiniam nelle Marianne. In pancia aveva un solo ordigno, destinazione: Hiroshima. Ha tremato la Terra. Scrissero “beati coloro che non si sono salvati”. Morirono 240.000 persone. Qualche giorno dopo il 9 agosto 1945 una seconda bomba colpì la città di Nagasaki, 200.000 morti. L’orrore del disastro atomico indusse l’imperatore giapponese ad accettare la resa senza condizioni. Finiva così la seconda guerra mondiale, che è costata 68 milioni di morti.