Napoli, 3 mag. – La dea della bellezza incontra le nuove tecnologie: nella sala 90 del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, da domani, mercoledì 4 maggio (con vernissage alle 17), fino al 24 maggio, sarà in programma la mostra “Red Venus” di Franz Cerami
Giovedì 18 maggio l’esposizione sarà accompagnata da una suggestiva videoinstallazione: sulla volta del salone della Meridiana saranno proiettati due affreschi digitali, con dieci minuti di immagini in loop dedicate al tema della passione e valorizzate dalla colonna sonora degli “You are here”
“Cerami – spiega il direttore del Mann Paolo Giulierini – riesce a suscitare forti emozioni smaterializzando le opere tramite il digitale e, al contempo, proponendone una versione fisica. Abbiamo voluto proiettare la sua creazione nel salone voltato della Meridiana, perché lì compare la nota iscrizione Iaceant nisi pateant voluta da Ferdinando IV, e riferita alle opere d’arte che si perdono se non sono esposte
Venere, dea della Bellezza, ci porta a incontrare in ogni tempo l’arte ed è rossa come la lava, il fuoco e la passione del cuore”. Il progetto di Cerami, realizzato in collaborazione con l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, si svilupperà attraverso due passaggi: l’allestimento, che includerà diciotto opere su carta dipinte con olio e grafite e otto lightbox retroilluminati, in dialogo con l’affresco di Marte e Venere in volo (il reperto appartiene alle collezioni del Mann, proviene da Ercolano e risale alla seconda metà del I sec. d.C.) e il percorso sperimentale, che si riallaccia non solo all’intervento di arte pubblica itinerante con cui venne illuminato, nel 2019, il campanile di piazza Carità a Marcianise, ma si proietta anche verso una nuova mostra a Vienna nel 2023
Cerami racconta Venere come universo semantico polimorfo e tecnologico: “Red Venus – commenta l’artista – è il colore Rosso. La fertilità, il colore del sangue. Sangue fertilità. Sangue che dà vita. Sangue battaglia. Sangue che si perde. Temi ricorrenti che continuano sotto traccia a lavorare nelle comunità e a definirne le identità”
Il ricorso al linguaggio video rappresenta una prospettiva originale per incrociare il mondo classico, come dichiara la storica dell’arte Dominique Lora: “Le sequenze animate realizzate site-specific aprono un varco tra spazio immaginario e spazio reale, generando un luogo comunicativo”
Il progetto di Cerami rientra anche nel più ampio framework sull’accessibilità proposto dal Mann in rete con l’accademia: “anche quando un’installazione di Franz Cerami si conclude, rimane in quel luogo come un riverbero di colore e di suoni, che dura nel tempo”, prospetta Ludovico Solima, docente dell’università della Campania.
Francesca Romana Cristicini