Per interessarsi ed agire nella realtà della geopolitica non è necessario essere ignoranti, però aiuta. Gli organismi internazionali hanno nei propri statuti principi e regole di indiscusso valore pacifico, di convivenza e collaborazione tra i popoli, così come le teoriE della macroeconomia, ma queste regole e teorie devono essere applicate dagli uomini di vertice preposti alla guida di tali organismi o per le teorie macroeconomiche dai governanti sui governati, ossia dalle oligarchie che dominano i singoli popoli e decidono della sorte della maggioranza di quei popoli, o se si preferisce di quelle etnie, che vivono su quei territori. E’ l’ONU e gli altri 45 organismi internazionali costituiti dopo il 1945 che devono esaminare, valutare e spiegare il perché della guerra tra l’Ucraina e la Russia. Ogni altra valutazione, sconsiderata dichiarazione, viene rappresentata per accreditarsi il primato della condanna ed esimersi da responsabilità dirette e indirette, atteso che 329,5 milioni di americani e 446,8 milioni di europei non hanno deciso alcunché.
Un narcisismo politico deteriore ed esiziale spinge gli uomini di vertice che guidano i popoli, eletti con modalità diverse ma tutte manipolabili, ad utilizzare le strutture politiche ed istituzionali, come pure quelle informative, dagli stessi controllate per poter sostenere di agire per il bene degli altri, tanto da poter dichiarare di aver creato una comunità migliore di tutte le altre, con fondati elementi di democrazia, termine vagamente definito che non viene mai quantitativamente misurato con parametri comuni per verificare matematicamente e stabilire un possibile gradiente che almeno, con normali tentativi ed errori, fissi una graduatoria probabilistica tra i Paesi. Dichiarazioni avventate pronunciate al solo al fine di potersi proporre come Paese capofila per allontanare nel tempo la realizzazione del principio, non solo religioso, ma anche sociale di “amatevi gli uni con gli altro non c’è altra alternativa” che possa incidere nella realtà vissuta.
Draghi dovrebbe conoscere le agenzie di rating, quelle società con più difetti che pregi, che assegnano un giudizio o valutazione riguardante la solidità e la solvibilità di una società emittente titoli sul mercato finanziario. E’ poco, ma è qualcosa. Per la valutazione di quelle società, di quegli Stati che si autoproclamano democratici ed accusano gli altri di essere delle dittature e i governanti degli autocrati, almeno per queste affermazioni assertive ed ascientifiche dovrebbero poter consegnare delle credenziali quanto più possibile veritiere.
Se affermo di armarmi per difendermi significa che ritengo ci sia un nemico, ed il nemico penserà in modo analogo: mi armo per difendermi perché c’è un nemico che mi vuole annientare. E’, per chi conosce il linguaggio delle matematica, un’equazione irrisolvibile.
Ed ecco la guerra, ma come da sempre i morti non sono questi dissennati che governano i popoli e decidono le guerre, ma sono gli ultimi, i poveri, i diseredati, i sofferenti, i dimenticati, gli oppressi, i servi della gleba e soprattutto i bambini ed è tanto vero (l’equazione è risolvibile) che anche in tempo della cosiddetta pace queste moltitudini di dannati sono defraudati e privati di ogni bene e possibilità, costretti ad ascoltare le menzogne dei governanti che amministrano i loro redditi e le risorse dei cittadini, degli abitanti di quel territorio, delle genti che vivono e lavorano per conquistare un tozzo di pane ed un bicchiere d’acqua e cercano di sopravvivere con l’incertezza del domani. Ma quale democrazia, valori di libertà, di autodeterminazione, di rischio di impresa, di progresso, di civiltà? Si tratta di rapina a mano armata, di misure cautelari di arresto a chi protesta di intimidazioni, di minacce, di rappresaglie, di sequestri di Stato di figli, di allontanamenti criminali di bambini dai genitori biologici, di crimini contro l’umanità.
La guerra senza la polvere da sparo è eterna, un millenario cammino degli oppressi di tutto il mondo che tenta di uscire dal tunnel che congiunge l’abisso con la luce ma il viaggio appare impossibile.
Quelle frasi pronunciate dal Presidente del Consiglio, Prof. Mario Draghi, entrando incautamente in una diatriba marginale di fronte agli orrori della guerra che consegna distruzione, morte ed uccide bambini e mamme, lo pone nel novero dei sacerdoti dell’ovvio. Giardino di pigrizia, guanciale di carne dove è vietato amare, delizia di evanescenze pericolose, specchio scuro e profondo di insignificanti concetti, fonte superba di immonda ignoranza, voce di disperati sperduti nella notte, antiche sillabe dal numeroso battito per lucrare ogni sera un cibo malato, pagliacci famelici che esibiscono lazzi impregnati da invisibili pianti, perché scoppiano i fianchi dal ridere ai passanti.
E’ indiscusso che Il supremo Maestro della finanza creativa, Prof. Mario Draghi, sia l’unico che può garantire alla multinazionale BlackRock la restituzione del prestito di 750 miliardi offerto ai Paesi debitori della UE, ma con grande sfortuna si è trovato a gestire la guerra che non poteva prevedere. Non per suo demerito, ma per demerito di altri che hanno scatenato il conflitto al centro dell’Europa. Però il Prof. Draghi sa bene che in Italia si compiono da 30 anni dei crimini di guerra nel Dombass italiano dei sequestri di Stato e degli affidi illeciti 60.000 infoibati, coinvolte 1.200.000 persone per un giro di affari di 12 mld l’anno, pari ad uno scostamento di bilancio. Questo, sì è aberrante, osceno, e il Presidente non può fingere di non sapere, altrimenti si deve dimettere per la sua credibilità internazionale.
Recenti:
- un bambino di 7 anni è stato sgozzato come un capretto dal padre;
- una bambina di 9 anni malata è stata tradotta in struttura da 32 operatori;
- un bambino di 10 anni celiaco (il padre lo alimenta con cibi nocivi per mettere in allarme la madre) è stato sequestrato a scuola da 10 operatori; due lo hanno preso per le braccia e una per le gambe e lo hanno trascinato per i corridoi della scuola poi lo hanno portato in un lager di Stato, che ha subito 5 ispezioni di cui una dei NAS e ritenuta inidonea, ma lo hanno alimentato con cibi non gluten free per ordine del padre e dei giudici minorili e le altre figure istituzionali, nonostante il decreto del 19.3.2014 che imponeva una dieta senza glutine. Ora è un mutilato. E’ stato affidato al suo carnefice. E’ un prigioniero;
- una bambina di Imperia ha subito lo stesso trattamento;
- il piccolo M. epilettico è stato rapito in casa da 20 operatori e carcerato in una struttura c.d. protetta, che tale non può essere, è diventato cieco per colpa degli addetti.
Draghi è avvisato o libera con il PNRR –Next Generation Italia – i bambini prigionieri dello Stato amministrazione che lui dirige o salta il Governo. Mandiamo tutti a casa così possono trovare un lavoro in smart working in modo da fare meno danni possibili.
Ricordo le parole del Santo Padre: cristiani corrotti, cristiani mafiosi, cristiani finti.