Roma – Succede a Riano, un paese che neanche vent’anni fa aveva ancora il piano regolatore e mancava dell’allaccio all’acquedotto del Peschiera.
Quando l’emergenza rifiuti diventa un incubo anche per la città di Roma, immediatamente dopo le lotte in Campania, dal momento che Malagrotta, ospite dei rifiuti di Roma da oltre trent’anni, è ormai satura. Ed è appunto a Riano che viene concesso l’onore (e l’onere) di diventare la prossima discarica dell’Ama. Naturalmente le risposte non tardano a farsi sentire: si organizzano comitati, intervengono le tv private e arrivano perfino “Le Iene”. Ma il comune di Riano non si limita a questo e procede nella sua lotta con una campagna di sensibilizzazione attraverso l’organizzazione di tavolate, giochi, divertimenti e concerti, e con un’azione dimostrativa che culmina in un blocco permanente sulla provinciale Tiberina.
Per capire meglio il sentimento che unisce l’intera cittadinanza di Riano, ci affidiamo alle parole di Ilaria Donato, 26 anni, prossima alla laurea in scienze archeologiche e consigliere con delega all’ambiente in quest’ultima amministrazione comunale:
Ilaria, come hai vissuto questa esperienza?
I: con allarmismo e paura: la reazione immediata è stata quella di voler manifestare la disapprovazione nei confronti di questa scelta scellerata scendendo in piazza e andando in Regione a far sentire la nostra voce, la mia voce, arrabbiata e incredula.
E cosa ha significato per gli abitanti di Riano?
I: io credo che abbia cambiato la loro vita sotto molto aspetti e non credo di esagerare nel dire che anche a livello psicologico ha inciso moltissimo. La paura per la salute personale e dei propri figli e familiari, il mercato immobiliare a picco, l’immagine di un intero paese colpita e offesa, una campagna a rischio impatto ambientale, tutto questo rappresenta uno sconvolgimento molto forte per gli abitanti di Riano, per chi ha speso anni di sacrificio per costruirvi la propria casa e la propria vita.
Tu credi che ci vorrebbe davvero una discarica in ogni paese d’Italia per risolvere il problema dei rifiuti?
I: ci vorrebbe una raccolta differenziata in ogni paese d’Italia che funzioni e che faccia del rifiuto una risorsa e non un danno per l’ambiente e per i cittadini. Alessia Forgione