La guerra della Russia in Ucraina è entrata in una terza fase: quella del combattimento prolungato. L’analisi è di Viktor Andrusiv , responsabile del ministro ucraino dell’Interno. La ‘fase uno‘- ha spiegato ieri sera, in televisione – è stato il tentativo di prendere l’Ucraina “in pochi giorni”. Nella seconda fase, i russi hanno cercato di accerchiare le forze ucraine per sconfiggerle in alcune zone assediate; ma adesso che nessuna di queste due fasi ha portato ai risultati prefissati, si è entrati in una terza, che vede i russi cercare di difendere i vantaggi territoriali.
“Questo dimostra che sarà una lunga guerra; Mosca – ragiona Andrusiv – sembra pensare che trascinando la guerra potrà costringere l’Occidente a sedersi al tavolo del negoziato, e l’Ucraina a arrendersi”.
Proseguono intanto i difficili negoziati sul destino dei soldati ucraini ancora intrappolati nelle acciaierie Azovstal a Mariupol. A dirlo, è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il consueto discorso a tarda notte. “Negoziati molto complessi sono in corso sulla prossima fase dell’evacuazione, quella dei feriti e dei medici”, ha detto Zelensky citato dalla Bbc. Stiamo facendo il possibile per evacuare anche tutti gli altri”, ha aggiunto, “Kiev si avvale di intermediari influenti”, ha poi dichiarato senza fornire altri dettagli.
Zelensky ha sottolineato che l’Ucraina ha riconquistato ieri altri sei insediamenti ‘presi’ dalle forze russe, portando a 1015 il totale dei centri liberati. “In queste aree – ha detto – abbiamo ripristinato elettricità, acqua, trasporti e servizi sociali; la graduale liberazione della regione di Kharkiv, prova che l’Ucraina non lascerà nessuno nelle mani del nemico”, ha sottolineato.
Questa notte i russi hanno colpito quattordici insediamenti, nella regione di Donetsk. Lo rende noto su Telegram il Ministero degli Interno ucraino, aggiungendo che “gli attacchi hanno distrutto sessantuno strutture civili: edifici residenziali, imprese industriali e agricole. E la ferrovia”.
Gli insediamenti colpiti nelle ultime ventiquattro ore sono Mariupol, Avdiivka, Zalizhne, Lyman, Slovyansk, Svyatogorsk, Syversk, Vugledar, Marinka, Illinka, Novoluganske, Yarova, Bakhmut, Bogorodikhne.
“Il nemico ha sparato alla popolazione civile con aerei, carri armati, artiglieria pesante e lanciarazzi multipli Hurricane – aggiunge il Ministero assicurando che i ‘crimini di guerra’ sono stati documentati e che la polizia ha avviato un’indagine preliminare per la violazione del diritto bellico”.
(Adnkronos).