Il più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte. La prossima domenica 22 maggio, infatti, torna la Giornata nazionale dell’Associazione dimore storiche italiane, (nella foto, Palazzo Spadaro Libertini, a Caltagirone, n.d.r.), giunta quest’anno alla 12esima edizione. Oltre 500 luoghi esclusivi come castelli, rocche, ville, parchi e giardini saranno visitabili gratuitamente, in un’immersione nella storia che rende ancora oggi il nostro Paese identificabile nel mondo e che potrebbe costituire perno dello sviluppo sostenibile a lungo termine del Paese. L’iniziativa, in collaborazione con l’Associazione nazionale Case della memoria e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), ha ricevuto il patrocinio della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, del ministero della Cultura, del ministero del Turismo e di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo. Da quest’anno Media Partner dell’evento sarà il Tgr. Quella degli immobili storici è una rete unica, dall’immenso valore sociale, culturale ed economico che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare. Le dimore storiche, infatti, costituiscono non solo un patrimonio turistico di rara bellezza ma anche il perno di una economia circolare per i borghi su cui si trovano. Il 54% di tali immobili si ubica, infatti, in piccoli Comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 26% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti. La Giornata nazionale, dicono gli organizzatori, “è anche un’occasione per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico del Paese. Il loro indotto, infatti, genera un impatto positivo su moltissime filiere: da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo (e quindi servizi di ristorazione, attività ricettive e visita degli immobili), dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo. Molte sono le figure professionali che gravitano intorno ad una dimora, mestieri dal sapere antico- artigiani, restauratori, maestri vetrai- sempre più difficili da reperire“. E’ anche dai lavori di ammodernamento e ristrutturazione, infatti, che deriva la qualità dei centri nei quali le dimore insistono, contribuendo al loro decoro e alla loro crescita di attrattiva, riconsegnando vitalità a territori -specie i più periferici- che vedono nella dimora il principale centro economico locale. Investire in questi tesori unici significa anche creare opportunità occupazionali per i più giovani, messi a loro volta in condizione di tramandare quei saperi che hanno reso grande il patrimonio privato italiano. Numerose le iniziative promosse dai proprietari: da mostre a concerti e spettacoli teatrali, per intercettare le esigenze del pubblico di ogni fascia d’età. Quest’anno torna anche il concorso fotografico promosso da Adsi e Photolux, in collaborazione con Instragramers Italia ETS, e rivolto a tutti gli utenti di Instagram. Le migliori foto delle dimore caricate su Instagram con l’hashtag #challengeadsi2022 saranno oggetto di una mostra virtuale accessibile sui siti web di Adsi e Photolux Festival. Al vincitore una visita speciale dedicata in una dimora storica della propria città di residenza.
(Dire).