Venerdì 20 maggio 2022 dalle ore 16.30 alle 19.30 si svolgerà il sit-in di protesta “I bambini non sono un Business-Liberate il piccolo Marco”. Il sit-in, promosso dalla mamma del piccolo Marco supportata da numerose altre madri di bimbi strappati (un bambino di 8 anni affetto da gravi patologie, strappato ad una madre definita dagli operatori sociali iperprotettiva ed accusata di alienazione parentale) l’evento, riunirà genitori ” vittime degli abusi di potere dei Servizi sociali che troppo spesso, rendendosi firmatari di relazioni false che non vengono verificate dai magistrati nè suffragate con prove oggettive, provocano allontanamenti facili ed illeciti dei bambini dalle famiglie d’origine. rende noto Giada Giunti :
” Il piccolo Marco, prosegue, “si trova rinchiuso nella struttura comunitaria Chiara e Francesco di Torvaianica (RM) da 10 mesi ed oggi sta purtroppo perdendo la vista a causa delle mancate tempestive ed adeguate cure ricevute nella struttura, del tutto priva addirittura di personale infermieristico per la somministrazione dei farmaci come vorrebbe la legge . La madre, supportata da un forte collegio difensivo, ha pluridenunciato per lesioni ed altri reati anche i responsabili della suddetta casa famiglia i quali, nel mentre stanno cercando di sollevarsi dalle proprie responsabilità indicando i Servizi sociali del Municipio VII di Roma e la funzionaria comunale delegata alla tutela quali responsabili, dimenticando però che il dovere di cura quotidiana e vigilanza è in capo ai collocatari“.
Intanto, Marco, fa sapere Giada alla nostra redazione,” è da 7 mesi stato privato di ogni contatto anche telefonico con la mamma e ciò per esplicita volontà dell’assistente sociale Sara Lo Piparo della struttura comunitaria; un abuso di potere risalente al mese di ottobre 2021, quando Laura aveva trovato suo figlio con dei lividi di cui nessuno ancora oggi ha fornito una spiegazione. E da quel momento è iniziato il reset psicologico sul bambino per fargli lentamente dimenticare la sua vita precedente e la figura materna con il fine di avvicinarlo forzatamente al padre violento ed instillare nel bambino falsi ricordi nel perfetto stile “Bibbiano”, secondo la terapia della minaccia tanto predicata dal pedofilo Gardner“…
Giada Giunti, dichiara altresì che “Il piccolo Marco, ad oggi è reso ipovedente e costretto pure ad un’ingessatura a causa di una caduta mentre si trovava inspiegabilmente con il padre (quest’ultimo può vederlo solo in incontri protetti mentre invece era in pronto soccorso con il bambino di notte!!!), è manipolato e sottoposto ad una psicoterapia che lo aiuta a dimenticare la la famiglia materna e la vita condotta con essa; un’assurda forma di tortura psicologica considerata altamente dannosa dallo stesso Ministro della Salute.
Da settimane Laura sta protestando per le violenze che sta subendo suo figlio e per i danni che sta subendo, così il prossimo 20 maggio farà sentire la propria voce a Torvaianica insieme anche ad altri genitori che hanno i figli rinchiusi nella stessa struttura e che allo stesso modo sono sottoposti al reset psicologico ed alla privazione dei contatti con la famiglia d’origine.
L’invito di Mamma Laura e Giada Giunti a partecipare ai sit-in è rivolto, rimarcano, a tutte le associazioni e comitati che stanno portando avanti la durissima battaglia su questi drammatici temi che coinvolgono i bambini. Ma soprattutto si aspettano che insieme a loro scendano in piazza tutte quelle persone che si ritrovano ad affrontare i medesimi drammi, affinchè si possa fare fronte comune per restituire l’infanzia a tutti quei bambini innocenti figli orfani di genitori vivi.”
Al sit – in ci informano, le due organizzatrici, questo sarà il grido: ”
Stop a bigenitorialità forzata, terapia della minaccia, reset e deprogramming dei bambini, stop a relazioni false di educatori prezzolati, a psicoterapia e psicofarmaci; e soprattutto griderà basta al business sui bambini e chiederà l’immediato rientro del piccolo Marco a casa dalla mamma”.
Gaetana Di Lorenzo