Il governatore del Texas Greg Abbot, noto sostenitore delle armi, ha ricordato di aver incentivato i servizi di salute mentale e adottato un piano in 40 punti incentrato sul “rafforzamento” dei campus scolastici e sull’identificazione delle minacce, proprio per prevenire simili massacri.
Ma il piano, che risale al 2019, non è stato ampiamente attuato e di recente lo Stato del Texas ulteriormente allentato le restrizioni sulle armi, autorizzando i residenti a portare armi senza licenza o addestramento alcuno.
Washington post
Quasi interamente dedicata al massacro di bambini nell’elementare di Uvalde, la prima pagina del Washington Post offre ai suoi lettori servizi di cronaca con una dettagliata ricostruzione della “furia nauseante” con cui il diciottenne assassino ha ucciso 19 studenti e due insegnanti prima di essere a sua volta abbattuto, e racconta le storie delle vittime.
New York Times
Il giornale fa anche un paragone tra la lassista legislazione americana in materia di armi da fuoco e quelle di Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, Canada e Norvegia, “che pure avevano una cultura legata al porto di armi ma che hanno deciso una stretta in qualche forma”. Un altro servizio è per il dibattito politico riapertosi dopo il massacro: i democratici sembrano per ora non voler forzare la mano per far passare una legge restrittiva, nella speranza di raggiungere un accordo con i repubblicani e dare alla normativa una connotazione bipartisan. Trovano posto in prima pagina solo altri due titoli, uno per l’offensiva russa nel Donbass e l’altro per l’indagine del Dipartimento di Giustizia sulla creazione di liste alternative di elettori pro-Trump per cercare di ribaltare la vittoria di Biden alle presidenziali del 2020.
The Times
Boris Johnson, di nuovo in difficoltà per il ‘partygate’, sostiene che il rapporto di Sue Gray gli “rende giustizia”, titola il Times in apertura, e sottolinea che si tratta di un’autodifesa “in contrasto con un rapporto accusatorio, che mette a nudo la cultura della violazione delle regole a Downing Street”.
Il giornale osserva che secondo l’alta funzionaria che ha condotto l’inchiesta interna, durante il lockdown “il premier e i suoi collaboratori durante il lockdown si sono occupati di organizzate feste in cui si sono verificati ubriachezza, scazzottate, karaoke, e vomito”.
Spazio anche alla strage nella scuola di Uvalde, con la fotografia di una bambina di 10 anni, uccisa nel massacro, che sorride esibendo il premio vinto proprio quella mattina.
Le Monde
“Dieci anni dopo Sandy Hook, un blocco sistematico ritarda una legge sulle armi da fuoco”, scrive Le Monde, che punta il dito contro i repubblicani: “In effetti, l’America si sta uccidendo e il Partito Repubblicano guarda altrove, complice dell’ideologia nelle tragedie che si susseguono.
Decenni di lavaggio del cervello hanno fatto sì che i suoi eletti non avessero più nemmeno bisogno del bastone della principale lobby delle armi, la National Rifle Association, paralizzata dalle crisi, per opporsi alla minima legislazione che regoli in alcun modo questo mercato, particolarmente succoso.
La difesa del Secondo Emendamento relativo al diritto di portare un’arma, inteso nella sua accezione più assolutistica, è diventato un dovere quasi sacro che ormai sfugge a ogni interrogazione.
(AGI)
Francesca Ruggiero