Da domani niente Green pass per chi arriva in Italia dall’estero e, probabilmente, dal 15 giugno potremmo dire anche addio all’obbligo delle mascherine al chiuso. Ma “non le toglierei sui mezzi di trasporto e in ospedale e nelle strutture sanitarie”. A dirlo all’Adnkronos Salute Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza.
Per il resto “nessun problema, in questo momento possiamo allargare un po’ le maglie sui controlli – afferma l’esperto -. La situazione epidemiologica è abbastanza tranquilla e l’estate ci aiuta con la possibilità di stare molto all’aperto”. Tuttavia, ammonisce “al chiuso bisogna continuare ad essere prudenti e gestire le protezioni”.
“Credo che dal 15 giugno – continua Ricciardi – le mascherine sui mezzi di trasporto rimarranno. Penso che seguiremo la Germania che ne ha prorogato l’uso fino settembre in questo ambito”. L’utilizzo in tutti i luoghi chiusi della mascherina, in ogni caso, “resterà fortemente raccomandato. Il fatto che non sia più obbligatoria non vuol dire che non serva. Significa che viene lasciata all’intelligenza e alla sensibilità dei singoli. Per quanto mi riguarda continuo a portarla”, afferma.
Quanto a ciò che ci aspetta per il futuro Ricciardi non è ottimista. “Il prossimo autunno sarà problematico sul fronte della pandemia. Molto, molto difficile – dice senza mezzi termini -. In questo momento di tranquillità e tregua dal punto di vista epidemiologico – sollecita – sarebbe bene, questa volta, prepararsi: quando si deve rifare il tetto si rifà quando non piove o nevica. Questo dovrebbe essere lo spirito. Prepararsi per ottobre è fondamentale. Dobbiamo lavorare per essere pronti, quindi intensificare le vaccinazioni per gli ultraottantenni e per i bambini”, ha concluso.
Claudia Marciano
(Cloe Marcian)