Fonti attendibili e qualificate ci hanno riferito di un importo incontro diplomatico politico, svoltosi il 26 maggio scorso, presso il ristorante “L’Ancora” di Formia (T).
All’incontro, organizzato da Cora Gardini candidata al Consiglio comunale di Gaeta, nella lista del candidato sindaco Christian Leccese erano presenti il Console Onorario in Bulgaria della Repubblica Popolare di Corea, Stefan Velikov Golev, l’Arcivescovo Generale in Bulgaria, della Chiesa di Gesù il Messia Misericordioso, Vasilev Sviatoslav Ognyanov ed un noto imprenditore ex esponente politico campano, che è stato il protagonista della serata. Il diplomatico nord coreano, infatti, era stato inviato in Italia dall’Ambasciatore in Bulgaria di quel Paese asiatico, Kon Il Cha proprio per conferire all’imprenditore campano, che vuole restare per il momento anonimo, e si è mantenuto la riserva sulla propria decisione, un importante incarico per lo sviluppo del dialogo tra Italia e Corea del Nord, in campo economico. Aldilà dei contenuti dell’incontro giustamente riservato, ci piace evidenziare due aspetti. Il primo è strettamente economico vista l’idea di sviluppare i rapporti tra Corea del Nord ed Italia, col conferimento di tale incarico. Il secondo, invece, è religioso, visto che sembrerebbe esserci proprio la figura dell’Arcivescovo bulgaro, dietro l’organizzazione di tale incontro a Formia. E non è scontato, che un Paese dove vige l’ateismo di Stato, come la Corea del Nord, si appoggi ad un alto prelato per le proprie iniziative diplomatiche. Sommando questi due aspetti singolari dell’incontro a Formia arriviamo ad altrettante conclusioni. La prima è, che pur facendoci piacere che lo sviluppo economico nordcoreano possa passare per l’Italia, il fatto che l’incontro di Formia, si sia svolto fuori dai canali diplomatici consueti dimostra l’incapacità manifesta della Farnesina, di incidere a livello geopolitico. La seconda, invece, è il fatto che l’incontro in questione sia stato favorito da un Arcivescovo potrebbe stare a significare, che forse, sia pur lentamente, ma anche la Corea del Nord potrebbe evolversi verso la democrazia e la libertà religiosa.
Luca Monti