Bologna, 31 mag. – La pandemia, il lockdown e l`home-working hanno influito inevitabilmente sugli stili alimentari e di vita delle persone. Le abitudini, l`organizzazione e la gestione dei pasti sono evolute insieme ai nostri bisogni, in un contesto di nuova normalità che include anche una nuova fruizione della pausa pranzo fuori casa.
L`indagine Nomisma per l`Osservatorio Cirfood District, effettuata su un panel di 1.000 occupati in tutta Italia, ha analizzato la trasformazione degli stili di vita e delle nuove abitudini alimentari dei lavoratori italiani in pausa pranzo, al fine di comprenderne le necessità e consentire l`elaborazione di soluzioni innovative in ambito food service che possano rispondervi.
Dalla ricerca emerge che otto lavoratori su 10 (83%) che usufruiscono del ristorante aziendale, ritengono importante questo servizio per la salubrità dei pasti (83%), per le materie prime di qualità utilizzate (81%), per la possibilità di socializzare e godere di un momento di convivialità con i propri colleghi (65%), aspetto che è venuto più a mancare in questi ultimi due anni di lavoro da remoto.
Tale esperienza e percezione positiva della pausa pranzo all`interno dei ristoranti aziendali -spiega una nota- è data, inoltre, dalla competenza e dalla cortesia del personale (70%), dal rispetto delle norme per il contenimento dei contagi da Covid-19 e dalla comunicazione chiara sui protocolli di sicurezza (67%).
In relazione agli smart-worker, l`indagine rileva che le maggiori criticità derivanti dalla loro pausa pranzo a casa riguardano: la difficoltà a staccare dalle attività lavorative (40%), il tempo da dedicare alla preparazione del pasto (34%) e la maggior quantità di cibo consumato durante la giornata (30%). Infatti, uno smart-worker su cinque ha dichiarato di essere aumentato di peso a seguito del cambiamento nelle abitudini della pausa pranzo. Secondo il 75% dei lavoratori, inoltre, l`assenza del servizio di ristorazione aziendale, dovuta al lavoro da casa, ha generato malcontento per la mancanza di socializzazione tra i colleghi. Nel complesso, quasi uno smart-worker su due (47%) vorrebbe tutt`oggi poter usufruire del ristorante aziendale.