E’ una ”barbara guerra di aggressione” quella che il presidente russo Vladimir Putin ha scatenato contro l’Ucraina. Ne è convinta l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, che nel suo primo discorso pubblico a sei mesi dalla fine del suo incarico descrive come un ”punto di svolta di grande portata” l’invasione russa dell’Ucraina. Merkel ha quindi definito il conflitto voluto dalla Russia come la “violazione più evidente del diritto internazionale” nella storia dell’Europa dalla fine della seconda guerra mondiale.
“La mia solidarietà va all’Ucraina, che è stata attaccata e saccheggiata dalla Russia”, ha detto l’ex cancelliera in un incontro di sindacalisti a Berlino, sottolineando che non c’erano dubbi sul diritto all’autodifesa dell’Ucraina” L’ex cancelliera ha aggiunto che appoggia tutti gli sforzi del governo tedesco; dell’Ue, degli Usa, della Nato, del G7 e delle Nazioni Unite per “porre fine a questa barbara guerra di aggressione da parte della Russia”. E’ la prima volta che Merkel parla di nuovo in pubblico dopo circa sei mesi. L’ex cancelliera ha detto di non voler fare valutazioni esterne essendo fuori servizio; ha però dichiarato che l’invasione russa è un’eclatante violazione del diritto internazionale e che la guerra è una “profonda cesura”.
Merkel ha anche parlato delle violazioni di diritti umani, dicendo che “Bucha rappresenta questo orrore”; ha poi sottolineato l’importanza dell’unità dell’Ue, ricordando che “non dovremmo mai dare per scontate la pace e la libertà”. La storica cancelliera, che ha governato dal 2005 al 2021, è intervenuta ieri alla serata di saluto del presidente del sindacato Dgb, Reiner Hoffmann; questi ha lasciato la sua posizione dopo anni. La prossima settimana, il 7 giugno, Merkel dovrebbe partecipare a un altro evento di discussione politica a Berlino. La conversazione potrebbe in quel caso concentrarsi in modo più intenso sulla Russia e sui passati rapporti della Germania con il presidente Vladimir Putin.
(Cloe Marcian)