Italia, ambiente più fragile con sei eventi estremi al giorno tra caldo e tempeste
Nello spazio di una sola generazione (25 anni) l`Italia ha perso più di un terreno agricolo su quattro seguendo un modello di sviluppo sbagliato che ha causato la scomparsa del 28% delle campagne che garantiscono la sicurezza ambientale e alimentare in un momento storico segnato dai pesanti effetti della guerra in Ucraina sulle forniture alimentari con l`impennata dei prezzi. E` quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione della Giornata mondiale dell`ambiente. In Italia la superficie agricola utilizzabile si è già ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari a causa dell`abbandono e della cementificazione con la copertura artificiale di suolo coltivato che ha toccato la velocità di 2 metri quadri al secondo e la perdita di oltre 400 milioni di chili di prodotti agricoli in un decennio. Un problema grave per un Paese come l`Italia che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne al latte, dai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l`alimentazione degli animali negli allevamenti.
L`Italia è obbligata ad importare il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato, il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale, senza dimenticare che con i raccolti nazionali di mais e soia, fondamentali per l`alimentazione degli animali, si copre rispettivamente appena il 53% e il 27% del fabbisogno italiano, secondo l`analisi del Centro Studi Divulga. La sparizione di terra fertile non pesa infatti solo sugli approvvigionamenti alimentari – sottolinea Coldiretti – dal 2012 ad oggi il suolo sepolto sotto asfalto e cemento non ha potuto garantire l`assorbimento di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana che ora scorrono in superficie aumentando la pericolosità idraulica dei territori con danni e vittime. Una situazione aggravata dai cambiamenti climatici con quasi 6 eventi estremi al giorno nell`ultimo anno tra precipitazioni violente e lunghi periodi di caldo e siccità nella Penisola dove oggi il 94% dei comuni è a rischio idrogeologico, secondo l`analisi Coldiretti su dati Ispra. “Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l`Italia deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare con i progetti del Pnrr” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “occorre anche accelerare sull`approvazione della legge sul consumo di suolo che potrebbe dotare l`Italia di uno strumento all`avanguardia per la protezione del suo territorio“.
Aurora Mocci