Giancarlo Magri, fra pittura e restauro
PORDENONE – Una mostra doppia organizzata dal Centro Culturale “Augusto del Noce”di Pordenone quella dedicata a Magri ed intitolata “Giancarlo Magri i fra pittura e restauro” , per celebrare piu’ di 50 anni della lunga ed intensa carriera professionale ed artistica del grande Maestro Pordenone cresciuto alla scuola di Tiburzio Donadon.
La mostra che sta riscuotendo grandissimo successo di pubblico e’ stata strutturata in due sezioni:
la sezione antologica con opere del maestro con oltre 100 opere del maestro dal 1954 al 2006 ,ubicata nella sede espositiva della Provincia in corso Garibaldi a Pordenone , e la sezione restauro in cui sono esposti circa una sessantina di lavori di recupero e conservazione , ubicata nel Convento di San Francesco, sempre a Pordenone.
La parte dedicata al restauro si e’conclusa lo scorso 29 gennaio 2012 nel Convento di San Francesco, mentre quella dedicata alla pittura restera’ on air sino al prossimo 26 Febbraio 2012 presso i prestigiosi spazi espositivi della Provincia.
L’ingresso e’ libero , aperto al pubblico tutti i giorni tra al lunedi’ , dalle 10 al 12 e dall 15.30 alle 18.30.
La sezione restauro e’ piaciuta moltissimo , in quanto costituita da circa una sessantina di pannelli artistici didattici ed di un video di circa 1 ora girato da Michele Marcolini e montato da Alberto Magri grazie al quale si ripercorrono i luoghi piu’ suggestivi e significativi dell’arte cristiana della destra al Tagliamento quali ad esempio per citarne alcuni :.Concordia Sagittaria : Battistero; Monterale Valcellina: Chiesa di San Rocco; Lestans: Chiesa di Santa Maria Assunta; Pordenone: Chiesa del Cristo e studiolo del Pordenone; Sesto al Reghena :Abbazia; Castello di Aviano: Chiesa di Santa Giuliana.
Magri ha contribuito tra l’altro a salvare buona parte buona parte del patrimonio artistico del Friuli occidentale durante e dopo il devastante terremoto del 1976, anche attraverso il Laboratorio di Restauro del Museo Civico di Pordenone che dirige dal 1970.
La mostra che ha goduto del patrocinio della Provincia di Pordenone e della Regione Friuli Venezia Giulia e’ stata resa possibile anche grazie al finanziamento da parte di privati, che hanno voluto credere e testimoniare con positivita’ l’opera del Maestro pordenonese che ha vissuto il proprio lavoro come una missione; ed in un momento storico come quello che stiamo attraversando vuole essere un messaggio positivo rivolto al futuro,ma soprattutto alle giovani generazioni.
Daniela Paties Montagner