“Ti mangio il cuore” di Pippo Mezzapesa sarà presentato in anteprima nella sezione Orizzonti alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Il film prodotto da Indigo Film e Rai Cinema in collaborazione con Paramount +, vanta di un ricchissimo cast: Elodie, Francesco Patanè, Francesco Di Leva, Lidia Vitale, Giovanni Trombetta, Letizia Pia Cartolaro, Giovanni Anzaldo, Gianni Lillo, Brenno Placido, Tommaso Ragno e con la partecipazione straordinaria di Michele Placido.
L’amore proibito tra Andrea, riluttante erede dei Malatesta, e Marilena, la bella moglie del boss Camporeale, riaccende un’antica faida tra due famiglie rivali. La passione fatale riporta i clan in guerra, in una terra antica, non tanto diversa dal far west, dove solo il sangue può lavare il sangue, seguendo i codici spietati della mafia locale. Ma Marilena, ormai scacciata dai Camporeale e prigioniera dei Malatesta, contesa e oltraggiata, con la forza che solo una madre ferita può avere, si opporrà a un destino che sembra già scritto.
Il regista ci racconta: “Il titolo del film racchiude la doppia anima di questa storia, fatta di spietatezza e passione. La storia di una sanguinosa faida, di una guerra per vendetta, riaccesa dall’amore impossibile tra Andrea e Marilena, due giovani che lottano per salvarsi, ma risucchiati nel male dalla sua inevitabilità. Da anni seguo con attenzione il fenomeno delle faide che insanguinano il Gargano, un aspro, crudo promontorio di ammaliante bellezza. Schermaglie familiari che spesso partono da futili motivi, come il fruscio del bestiame, e si trasformano in massacri che si trascinano per decenni. L’omonimo libro d’inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini – offre un’analisi dettagliata delle organizzazioni criminali garganiche per avventurarsi nei meandri di una nuova, sconosciuta e spietata mafia, dove mi ha spinto a immergermi completamente in questo mondo, portandomi a conoscere Rosa Di Fiore, il primo collaboratore della mafia garganica. Una donna che, a causa del suo amore incontrollabile per un uomo “proibito”, finisce prigioniera di una famiglia rivale e, spinta dall’amore per i suoi figli, cerca una via di salvezza. Una Donna, una madre, che ha ispirato il personaggio di Marilena. Il film mira a far luce su un mondo criminale inedito e violento, che si muove in un contesto arcaico, infestato, in un promontorio di paura appartato dal mondo, abitato da persone che parlano un linguaggio crudo, permeato di sacralità, dove l’unica legge che assicura la vita o decreta la morte è la legge della montagna. Allo stesso tempo, vogliamo mostrare una storia d’amore che stride tanto con tutto questo e che – proprio per questo – sconvolge gli equilibri e porta a un’inevitabile guerra tra due famiglie. Sangue, passione, bestie. Questo è lo scenario che rende la storia unica e, pur attingendo ai classici tropi del crimine, racconta una storia d’amore romantica e disperata. Tra due individui di insolita bellezza, così lontani dalla cupa umanità che li circonda da potersi liberare, essere qualcosa di diverso altrove, ma poi farsi prendere dalle regole cieche della faida. Intrighi, tradimenti e lotte di potere, in un bianco e nero che è stata la scelta del film fin dall’inizio. Ti mangio il cuore doveva essere girato in bianco e nero, l’ho capito subito. Il bianco e nero come il contrasto vitale e viscerale che volevo mettere sullo schermo. Antico, ancestrale, animalesco. Un mondo dove il sangue è nero. Il mio focus è stato più sull’attesa prima dell’agguato, sulle ripercussioni, sui segni che colpiscono l’animo dei protagonisti. Il tutto nella vibrante consapevolezza di camminare su un sentiero ancora inesplorato, con la viva curiosità di chi esplora e racconta una materia magmatica, capace di produrre un racconto focoso e primitivo.”
Pippo Mezzapesa è un regista e sceneggiatore. Dopo una serie di documentari e cortometraggi – come “Zinanà”, vincitore nel 2004 del David di Donatello – nel 2007 scrive “Pinuccio Lovero – Sogno di una morte di mezza estate”, presentato come evento speciale alla Settimana della Critica e poi in concorso all’IDFA. Nel 2011 il suo film “Il paese delle spose infelici”, tratto dall’omonimo romanzo di Mario Desiati, è stato selezionato alla Festa del Cinema di Roma, dove Mezzapesa torna nel 2012 con “Pinuccio Lovero – Yes I can”, nella sezione Prospettiva. Nel 2018 scrive “Il bene mio”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia durante la rassegna delle Giornate degli Autori.
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La proiezione in anteprima di “Ti mangio il cuore” alla Mostra del Cinema è prevista il 3 settembre 2022 presso il Lido di Venezia.