I giovani sono sulla bocca di tutti e sui programmi di pochi. Nei talk show televisivi, politici di ogni orientamento sembrano concordare su una cosa, che questo paese non faccia abbastanza per incentivare e favorire le fasce più giovani della popolazione nella piena realizzazione di sé. Parole pronunciate da una delle classi politiche più vecchie e stagnanti d’Europa, come infatti riportato dai dati ufficiali della Camera dei deputati, aggiornati al 15 luglio 2022, in Parlamento siedono solo 5 under30, se si considera invece la fascia di età 30-39 il numero dei deputati cresce a 140. In vista delle politiche ormai alle porte, previste per il 25 settembre, ecco cosa i partiti hanno inserito nei loro programmi elettorali in materia di giovani.
Scuola e Università
Il Partito democratico propone una riforma della scuola articolata in otto punti, riassunta nello slogan “Conoscere” e che vuole prendere le distanze dalla precedente riforma della “Buona Scuola”. Una riforma che prevede lo stanziamento di 10 miliardi di euro in 5 anni per: l’aumento degli stipendi degli insegnanti in linea con le medie europee; una scuola dell’infanzia obbligatoria e gratuita; scuole sostenibili e sicure; trasporti e libri di testo gratuiti; vivere la scuola a pieno con gite scolastiche, attività sportive e artistiche;
investire nel ruolo delle donne nei percorsi Stem; mense gratuite; aumento dei docenti di sostegno.
Per realizzare questo programma saranno essenziali i fondi stabiliti del Pnrr. Prevista anche lo stanziamento di un fondo che permetta agli studenti di medie e liceo l’acquisto di un computer. Il programma di 15 punti del centro-destra approvato da Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia dedica all’istruzione il suo quattordicesimo punto, nel quale si afferma l’intenzione di “rivedere in senso meritocratico e professionalizzante il percorso scolastico”, riservando un occhio di riguardo per gli incentivi nei percorsi Stem e per le borse di studio sportive. Sull’avvicinamento tra scuola e mondo del lavoro sembra concordare anche il Terzo Polo, mentre Sinistra Italiana e Verdi si dichiarano contrari a una mercificazione della cultura. E’ bene ricordare come il 2022 sia stato un anno ricco di proteste da parte degli studenti liceali riguardanti l’alternanza scuola-lavoro. Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana, Verdi, Pd e il Terzo Polo concordano sulla necessità di introdurre nelle scuole un corso di educazione affettiva e sessuale, posizione da cui i leader della destra Salvini e Meloni hanno più volte preso le distanze come da loro stessi dichiarato sui propri profili social. I pentastellati e la coalizione di centrosinistra puntano anche all’approvazione dello ius scholae, riforma che conferirebbe la cittadinanza a tutti i bambini stranieri che abbiano finito in Italia almeno un ciclo di studi. Il terzo polo prevede l’obbligo scolastico fino ai 18 anni, mentre FI e Lega propongono l’abbreviazione del ciclo scolastico liceale per far entrare prima i giovani nel mondo del lavoro. La lotta al precariato, l’incentivo alla ricerca e la ristrutturazione degli edifici sembrano essere punti su cui convergono tutti i partiti. I partiti sembrano concordare anche in merito a diversi punti chiavi per il futuro dell’università come maggiori fondi per la ricerca e costruzione di alloggi universitari. FdI prevede la ristabilizzazione e il potenziamento del debito d’onore per i prestiti universitari, mentre SI e Verdi propongono un’Università gratuita.
Agevolazioni e riforme fiscali
La principale e la più chiacchierata proposta dem è la dote di 10mila euro a tutti i 18enni da erogare in base al proprio livello di Isee. Le doti saranno ricavate da una tassazione sulle successioni e sulle donazioni superiori ai 5milioni di euro, che ad oggi ammontano allo 0,2 percento delle tasse successorie. Seguono poi la proposta dell’azzeramento dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato fino ai 35 anni, il rafforzamento del Fondo di garanzia mutui per la pima casa, l’introduzione di un contributo affitti di 2mila euro per studenti e lavoratori under 35 in base al reddito. Previsto inoltre l’obbligo di remunerazione per gli stage curriculari. Il centrodestra prevede invece un sistema di defiscalizzazione, aiuti per le giovani coppie che vogliano comprare la prima casa. Un maggior supporto per i giovani che vogliano avviare una loro start up e il rilancio dell’artigianato. I pentastellati prevedono invece una pensione di garanzia per aiutare i giovani inseriti in un mercato del lavoro sempre più precario, il riscatto gratuito della laurea, incentivi per l’imprenditoria giovanile grazie a un processo di sburocratizzazione delle start up, per gli under 36 previsti anche sgravi per l’acquisto della prima casa e la proroga dello sgravo per le assunzioni. Il Terzo Polo invece propone di azzerare la tassazione per i giovani fino ai 25 anni e tagliarla del 50% dai 26 ai 30 per stimolare le aziende, incentivare l’imprenditoria con i fondi del Pnrr e muti agevolati per gli under 35 alle prese con l’acquisto della prima casa.
Diritti civili
In tema di diritti civili PD, SI, Movimento 5 Stelle prevedono l’istituzione del matrimonio egualitario per le coppie omosessuali, l’istituzione di una legge contro l’omotransfobia, l’abilismo e la discriminazione di genere. Il centro sinistra è inoltre favorevole all’istituzione dello ius scholae che prevede l’estensione del diritto di cittadinanza a tutti i bambini stranieri che abbiano conseguito almeno un ciclo di studi in Italia. SI riserva un punto del suo programma all’abolizione dei programmi di conversione e per la tutela dei diritti delle persone intersex. Il centro destra si dichiara invece contrario a ogni estensione di diritti alle coppie omosessuali, alle riforme sul genere.
Salute mentale
In seguito all’avvento della pandemia nei media ha trovato sempre più spazio il dibattito sulla salute mentale, dato le forti ripercussioni che l’isolamento e l’instabilità dovuti dal covid-19 hanno avuto su di essa. L’aumento di disturbi e malattie psichiche era un fenomeno già in atto prima della pandemia, date le pressioni a cui tutti siamo esposti vivendo in una società caratterizzata da un alto tasso di competitività e incertezza. Il diritto alla saluta mentale è presente soltanto nei programmi del centro sinistra e del centro: PD, Sinistra Italiana, il Movimento 5 Stelle e il Terzo Polo prevedono l’istituzione e il potenziamento degli psicologi scolastici e riforme della sanità pubblica così da promuovere maggiori assunzioni degli psicologi da parte dell’Asl, e prezzi calmierati per accedere ai servizi. Azione e Italia Viva prevedono invece l’istituzione di uno psicologo di base. Nei programmi del centro destra la salute mentale non trova spazio: di recente la leader di FdI, Giorgia Meloni è stata protagonista di polemiche in seguito alle sue dichiarazioni che riducono a <<devianze>> giovanili, malattie mentali e disturbi dell’alimentazione, quali anoressia, bulimia, depressione, di cui è scientificamente provato ne soffrano anche molti adulti, andando così a urtare la sensibilità di molti.
I fuori programmi
Molti leader stanno approfittando della risonanza data dalla campagna elettorale per lasciarsi andare a dichiarazioni fuori programma, tra le più discusse ricordiamo: l’istituzione di un “annetto” di leva militare rivolta a ragazzi e ragazze prevista da Matteo Salvini, al video dell’ex premier Conte diventato virale su Tik Tok nel quale riferendosi a “Appunti per un programma conservatore” di Giorgia Meloni illustra agli utenti un punto del piano che prevede l’istituzione di un programma per combattere la disoccupazione giovanile gestito da un’intelligenza artificiale che invia ai neodiplomati una proposta di lavoro casuale, senza tener conto né delle proprie competenze, né tanto meno della retribuzione dell’impiego, che il giovane in questione non può rifiutare, pena una sanzione pecuniaria. Dopo le polemiche sollevate, tale documento è sparito da tutte le piattaforme ufficiali di FdI e Giorgia Meloni ne ha preso le distanze. Il Pd parla invece di abbassare l’età minima richiesta per votare dai 18 ai 16 anni.
Aurora Mocci