Il fatto stesso che il percorso tra Abitinia e Casal si svolga in un unico binario, questo è di per sé un aggravamento di una situazione che già si trova in uno stato di difficoltà a carattere pressoché permanente.
Da comunicazioni a nostra conoscenza risultauna versione che differisce abbastanza da quello dei cittadini pendolari della linea in questione.
Viene infatti riferito da parte probabilmente dei portavoce Atac che è iniziata la revisione speciale quinquennale degli ascensori situati nelle stazioni Casal Bernocchi, Lido Centro, Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo. La procedura, disciplinata da apposite norme, verrà seguita e completata alla presenza degli enti terzi di vigilanza prevedendo la riattivazione a fine mese.
Per facilitare il trasporto dei cittadini disabili, che in mancanza degli ascensori abbiano difficoltà a raggiungere le banchine dei treni, Atac ha già attivato un servizio di supporto di superficie tramite una linea navetta che sarà denominata 060, di collegamento tra la stazione Lido Nord (ultima fermata con ascensori attivi) al capolinea di Colombo che effettuerà tutte le fermate della corrispondente tratta della Roma-Lido. La linea sarà gestita con vetture dotate di pedana e sarà in funzione compatibilmente con gli orari della Roma-Lido.
In considerazione però dei verbi coniugati al futuro di questo comunicato, è evidente che si tratta solo di buone intenzioni. Per quanto invece attiene alla attuale realtà, le cose appaiono in modo diverso. Talvolta basta poco per estremizzare un danno apparentemente limitato ma questo poco nel caso che qui si tratta è stato ampiamente superato tanto da suscitare disappunto e qualcosa di più come espressione dei cittadini che si sentono impediti nelle loro relazioni, con particolare riferimento a coloro che si spostano per ragioni di lavoro. Anche sullo stesso trenino, chiamiamolo così, appaiono scritte, grafici ed altro, da parte di qualcuno più esagitato ma che esprime pure in un modo inadeguato, sicuramente il pensiero comune di molti cittadini i quali ritengono che il disagio su questa linea non sia un caso sporadico ma un’abitudine. Tale fatto trae spunto non tanto dalle conseguenze dirette che il guasto degli ascensori può provocare, ma dal coinvolgimento dei ritardi del servizio ferroviario. Da quanto viene riferito dagli stessi viaggiatori, la avaria degli ’ascensori avrebbe dato pretesto alla società di rallentare o sospendere le corse dei treni a tempo indeterminato senza cioè, poter conoscere quanto dovrà durare tanta scomodità. I cittadini di domandano come sia possibile che la società di gestione non sappia sezionare un impianto di servizio statico come appunto sono gli ascensori, dalla operatività della linea ferroviaria utilizzata da migliaia di persone ogni giorno.
Diminuire il numero di corse in una ferrovia ridotta a binario unico per guasti nel tratto Vitinia e Casal Bernocchi, quando senza una comprensibile correlazione con le varie agli impianti degli ascensori in stazione, questo comunque avviene, allora si comprende anche la reazione dei cittadini al danno sociale che viene compiuto nei loro confronti.
Ma mentre tutto questo accade, almeno fino al momento da parte di Atac, oltre le scuse per i disagi, nessuna giustificazione è stata comunicata per l’effetto domino di questi disservizi.