La linea dei ‘falchi’ ha prevalso ieri a Vienna alla riunione dell’OpecPlus: il taglio della produzione di greggio di due milioni di barili al giorno a partire da novembre (il 2% circa della produzione mondiale) è un segnale di allarme per i Paesi compratori di petrolio. I prezzi infatti schizzano subito in alto, con il Brent che supera i 93 dollari e le quotazioni dei prodotti raffinati in scia. Corrono anche i prezzi dei carburanti, con forti rialzi questa mattina sui listini di tutti i maggiori marchi. Lievi rialzi per le medie dei prezzi praticati alla pompa, che devono ancora recepire gli aumenti di questa mattina.
Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di tre centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per IP si rileva +2 cent/litro sulla benzina e +1 sul gasolio. Per Q8 +2 cent/litro su entrambi i prodotti. Per Tamoil +3 cent/litro sul gasolio.
Le medie dei prezzi dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, vedono la benzina self service a 1,642 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,643, pompe bianche 1,640), diesel a 1,746 euro/litro (+2, compagnie 1,748, pompe bianche 1,743). Il Gpl servito è a 0,788 euro/litro (-1, compagnie 0,795, pompe bianche 0,780), metano servito a 3,114 euro/kg (-25, compagnie 3,269, pompe bianche 2,993), Gnl 3,075 euro/kg (-49, compagnie 3,213 euro/kg, pompe bianche 2,981 euro/kg).
(Adnkronos).