ACQUE MELMOSE AD ANZIO, TRA SCARICHI E BANDIERE BLU INFURIA LA POLEMICA SU GIORNALI E SOCIAL NETWORK
I primi sostengono che Anzio sia sempre più sporca, che ci sia una diminuzione nell’attenzione alla cura dell’ambiente e soprattutto il mare inquinato; i secondi invece affermano che l’Amministrazione abbia raggiunto eccellenti risultati per quanto riguarda le politiche ambientali e che le acque del mare siano pulitissime, tanto da evidenziare che l’acqua che fuoriesce dal depuratore sia potabile. Insorge così la popolazione che dati alla mano, si organizza e utilizza i social network per comunicare ed unirsi nella lotta all’Amministrazione che, contrariamente, orgogliosa, in modo autoreferenziale, fa sventolare le bandierine blu per tutto il paese, mettendole addirittura su tutti gli autobus di linea. Una battaglia a colpi di comunicazione, dove nascono profili propagandistici e pubblicazioni promozionali che in molti cercano di arginare evidenziando come invece ci siano gravi inquinamenti ambientali che stanno causando malattie da Escherichia Coli ( batterio Gram-negativo presente nell’intestino di uomini e animali, indicatore primario di contaminazione fecale) che sembrerebbe sia di oltre 5 volte superiore al limite.
MARE BLU O MARRONE- L’interrogativo mare blu o mare marrone è ormai diventato il sondaggio-tormentone dell’estate, con bagnanti e cittadini insoddisfatti che sostengono di nuotare in un mare sporco e melmoso, causa di tanti ricorsi al pronto soccorso e a cure sanitarie e l’Amministrazione comunale che invece continua a sostenere che il mare è pulito e che i depuratori funzionano a dovere. Intanto proprio il depuratore di Colle Cocchino è preso di mira e infuriano le polemiche su face-book e you tube con tanto di video e botta e risposta tra le fazioni pro e quelle contro. Un vera e propria guerra mediatica dunque che vede l’Assessore Placidi continuamente in prima linea nei canali da lui scelti per la promozione del suo operato e dall’altra parte il pullulare di video e foto testimonianza. Insomma, dopo aver ricevuto per la quinta volta la “Bandiera Blu ” “l’ambito riconoscimento”, assegnato dalla Fee (Foundation for Environmental Education) che certifica un’ottima attenzione alle politiche ambientale, Placidi non ci sta ad accettare critiche al suo assessorato e per dirla con le sue stesse parole all’indomani della consegna della bandiera: “Siamo gli unici nella Provincia ad aver ottenuto questa certificazione ambientale che segue, di alcuni giorni, i positivi dati diffusi dall’Arpa Lazio che ha attribuito il punteggio massimo al nostro mare ed alla qualità del bagno, giudicata eccellente”.
Patrizio Placidi e il Sindaco Luciano Bruschini alla Conconsegna della bandiera blu
Ad oggi per il Vicesindaco Placidi tutto funziona perfettamente e in un comunicato post incontro tecnico presso il depuratore di Colle Cocchino ad Anzio Colonia si legge:“L’incontro di ieri ha confermato il buon funzionamento del depuratore di Anzio Colonia. Pertanto, nei prossimi giorni, intensificheremo i controlli presso gli stabilimenti, le condotte ed alcuni edifici ubicati a ridosso della costa anziate”.All’iniziativa, sollecitata dal Capogruppo del Pdl, Romeo De Angelis, sono intervenuti l’Assessore alla Cultura, Umberto Succi, il Capogruppo dell’UDC, Amato Toti, i Consiglieri Comunali, Danilo Fontana e Riccardo Rocchetti, i giornalisti e numerosi cittadini che, insieme alla società Acqualatina ed al Comune di Anzio, hanno avuto modo di constatare il prefetto funzionamento dell’impianto di depurazione.“Ci tengo a ribadire – dichiara il Sindaco, Luciano Bruschini – il corretto funzionamento degli impianti di depurazione e a rassicurare i cittadini ed i turisti che le recenti analisi, effettuate dall’Arpa Lazio, hanno confermato la balneabilità del nostro mare lungo l’intero tratto di costa”.
- L’Assessore in conferenza stampa presso il depuratore di Colle Cocchino
Ma, già nel marzo 2012, l’Arpa evidenziava che nel Comune di Anzio due aree, il Fosso di Cavallo Morto e la zona vicino al porto, venivano considerate non adatte alla balneazione.
Richiedono invece la pubblicazione immediata dei dati dell’Arpa Lazio e le dimissioni dell’Assessore Placidi il Collettivo “Anzio un Progetto Democratico” , Anzio Space – Associazione culturale 00042, Associazione ALZAIA Anzio-Nettuno,Partito Democratico di Anzio, Italia dei Valori-IDV di Anzio , Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra di Anzio, Sinistra Ecologia e Libertà-SEL di Anzio con il seguente documento:
L’insostenibile “pesantezza” delle acque di Anzio
1) Da settimane la situazione della acque marine nella riviera di Ponente di Anzio è insostenibile a causa della diffusa presenza di liquami, sporcizia e sostanze organiche e non. La balneabilità delle acque è assai dubbia. E non si possono certo escludere rischi anche seri per la salute dei bagnanti. Molte peraltro sono state le proteste e le segnalazioni da parte di cittadini e bagnanti. Sono stati segnalati anche alcuni ricoveri in ospedale forse riconducibili ad infezioni contratte in quelle acque.
2) Campioni delle acque sono stati prelevati ormai da molte settimane dalla Guardia Costiera e trasmessi all’ARPALAZIO per gli esami del caso. A tutt’oggi gli esiti di tali esami non sono noti e nessun provvedimento è stato adottato dall’Amministrazione comunale, neppure per una doverosa e precauzionale tutela della pubblica salute.
3) E’ evidente che il depuratore di Colle Cocchino non sta svolgendo la propria funzione. C’è anzi un filmato che mostra come nella zona di scarico del depuratore siano presenti nelle acque marine liquami maleodoranti anziché acque depurate. Inoltre non si può certo escludere che nelle stesse acque marine finiscano anche scarichi che dovrebbero invece confluire nel sistema fognario.
4) La causa di un tale desolante e preoccupante scenario è evidente: la dissennata politica di cementificazione, di mancanza di adeguate infrastrutture e l’incuria per l’ambiente ed il mare che hanno caratterizzato le politiche dell’attuale amministrazione. Sì, proprio del mare che di Anzio dovrebbe rappresentare la principale risorsa da salvaguardare e valorizzare sia per la qualità della vita dei cittadini, che per l’economia locale e per ogni possibile sviluppo turistico della zona.
5) Un’Amministrazione che non diffonde dati sulla situazione e non adotta provvedimenti, ma che, al contrario, irride le preoccupazioni dei cittadini. In un suo comunicato l’Assessore alle politiche ambientali, nonché Vicesindaco di Anzio, sig. Patrizio Placidi, sostiene che “è evidente come dall’uscita della condotta a servizio del depuratore Comunale di Colle Cocchino non si riscontrano presenze di materiale solido, ma bensì è rilevante la presenza di sabbia smossa da una condotta sottomarina a pressione”. Insomma liquami e sostanze organiche maleodoranti per il sig. Placidi non esistono, si tratta solo un ben strano tipo di sabbia galleggiante. Tesi che in modo arrogante nega l’evidenza ed offende l’intelligenza dei cittadini.
6) Gli stessi gestori degli stabilimenti balneari sono in difficoltà non potendo negare l’evidenza e neppure adottare provvedimenti che non competono loro. A loro l’Amministrazione Comunale chiede solo di esporre la famosa “Bandiera Blu” ottenuta dalla FEE e sulla cui concessione sarà opportuno avviare approfonditi accertamenti e controlli.
7) Per tutti i suindicati motivi alcuni movimenti, gruppi, associazioni e partiti politici hanno ritenuto indispensabili mobilitarsi e prendere posizione chiedendo :
– che i risultati delle analisi condotte dall’ARPALAZIO siano immediatamente resi pubblici con esplicito riferimento al periodo ed al tratto di costa oggetto del prelievo, per rendere pienamente informati i cittadini sulle condizioni ambientali con riferimento al d.lgs. n. 195/2005 ;
– le dimissioni dell’assessore Placidi per l’incapacità mostrata nel fronteggiare la situazione e per le arroganti quando offensive spiegazioni sinora fornite.
8) Si tratta solo di un primo indispensabile passo mentre si valuta l’opportunità di informare di tutto ciò la competente Procura della Repubblica per l’accertamento anche in sede penale di ogni eventuale responsabilità e di rivolgerci alla FEE per chiarimenti circa procedure, rilievi e controlli effettuati e che hanno portato alla concessione della “Bandiera Blu”.
I firmatari del presente documento con questa iniziativa intendono anche dare un messaggio di speranza ai cittadini di Anzio. Speranza che, con la partecipazione attiva di tutti, sia possibile presto voltar pagina ed avviare il rinnovamento istituzionale ed amministravo di cui la città, i suoi cittadini, la sue economia … ed il suo mare necessitano.
Di Vera Iafrate