Samuele Ranalli, in arte Musa, classe 2003, è un cantautore e pianista viestano. Lavora nel campo dell’intrattenimento musicale presso strutture turistiche partecipando, inoltre, ad eventi promossi dal Comune di appartenenza e dall’associazione musicale di cui fa parte dal 2016.
Ha iniziato a scrivere e comporre seguendo l’impostazione piano-voce nel 2020, per poi concentrarsi sul produrle, con l’aiuto di terzi. Il principale genere musicale a cui si accosta è quello indie/pop considerato dall’artista il più conforme ad esprimere ricordi ed emozioni vissute, proiettando l’ascoltatore, in pochi versi nel suo io più intimo. Nel 2022 vince il “Vieste Music Festival”, pubblicando successivamente il singolo d’esordio “Marte in Ariete”.
Quando è nata l’esigenza di scrivere Marte in Ariete?
È nata nel mese di luglio del 2020 in seguito alla fine di una frequentazione a causa della distanza, in un periodo buio dal punto di vista delle relazioni tra me e gli altri. Sentivo la necessità di esprimere ciò che sentivo e l’unica valvola di sfogo era, ed è tutt’ora, la musica.
Quali sono gli artisti che hanno accompagnato il tuo percorso artistico?
Nel mio percorso artistico sono stati diversi gli artisti che mi hanno plasmato e portato ad essere come sono ora. Tra questi sicuramente c’è Michele Bravi, in grado di trasmettere ogni tipo di emozione attraverso la sua musica e i suoi testi e di coinvolgere il pubblico con ogni sua esibizione. Dal punto di vista musicale, invece, sicuramente la mia musica si rifà ad artisti con sonorità malinconiche come Lana del Rey o Tom Rosenthal.
Festival di Sanremo? Ti piacerebbe?
Sicuramente! Penso sia il sogno di qualsiasi artista vivere un palco come quello dell’Ariston. Ci lavoreremo su, sarebbe un sogno poter raggiungere un traguardo simile.