Nei giorni della diciassettesima edizione della festa del cinema di Roma , sono stati premiati molti giovani con “premi di speranza e libertà di fare cinema” tra cui anche un premio per tutte le donne iraniane. È quello che il CNA Cinema e Audiovisivo Roma hanno consegnato alla fumettista e regista Marjane Satrapi. Il riconoscimento in questione è il Premio Libertas, alla sua prima edizione, ed è stato consegnato all’autrice di Persepolis “in solidarietà alle donne iraniane che in questo delicato momento politico e sociale vedono schiacciata la loro libertà di espressione e associazione”.
Tra i giovani anche l’artista Ubaldo Santoro Marangio, è stato attribuito per il talento artistico “la targhetta per il cinema” dall’associazione Americana cinema.
L’artista Ubaldo Santoro è figlio d’arte, nato a San Pietro Vernotico, ha studiato “TALÌA – Accademia D’Arte Drammatica, Puglia (Recitazione teatrale, Dizione, improvvisazione, yoga, comunicazione), a Roma “corso di Doppiaggio con il maestro Luca Ward”.
La sua carriera d’artista:
Attore co-protagonista docu-film “Non Seguirmi 2” (2019), Attore co-protagonista docu-film “L’ultimo Round” (2020)
Figurazione speciale cortometraggio Preludio con attori (Alessandro Haber, Corinne Clery, Elisabetta.
Pellini, Franco Nero, Luca Ward)
Attore co-protagonista docu-film “Non Seguirmi 3” (2020)
Segretario di edizione cinematografico per il film L’ultimo Round
Organizzatore casting per cortometraggio Preludio, Non Seguirmi, Il gusto del viaggio, L’ultimo
round, La vita è oggi.
Doppiaggio (Speaker e voce narrante spot pubblicitari)
Modello e fotomodello per la sponsorizzazione dei capi del brand Falko Rosso.
Intervista con l’Artista Ubaldo Santoro Marangio:
Com’è nata la passione per il Cinema?
Fin da piccolo ha sempre avuto la passione del cinema, il mio primo maestro è stato mio nonno Antonio Santoro “che ha lavorato più di 75 anni come operatore cinematografico nel cinema Ponzio e nello stesso cinema con il nome Cinema Massimo” Da mio nonno ho imparato tanto “prima di tutto l’amore per il cinema che purtroppo adesso quasi scomparsa”. Ho bei ricordi del cinema con mio nonno, quando i film venivano proiettati dalle grandi macchine del proiettore con le bobine o “delle pizze” sono ormai vite finite, consumate, consunte, obsolete e destinate a perdersi e con loro anche il significato e tutto il bello del mestiere di chi con questi strumenti ci lavoravano.
Mio nonno mi diceva sempre anche questo è amore per il cinema “L’emozione di vedere arrivare la pellicola ancora da montare, farla scorrere tra le dita e un attimo tra le labbra per capire da che lato si trova l’emulsione per poterla mettere perfettamente in macchina, sbirciare tra i fotogrammi per capire e studiare il formato di proiezione e sapeva di essere ancora tra i pochi custodi di uno dei mestieri che già negli anni 90 stanno, scomparendo”.
Questo premio che ricevuto alla festa del di cinema di Roma, lo dedico a mio nonno Antonio che mi ha insegnato tutti i segreti del cinema, i segreti del mestiere operatori cinematografico e l’amore per il cinema e per il teatro.
Tra le donne ha ricevuto “premio riconoscimento”: alla giornalista, scrittrice Internazionale e sceneggiatrice cinematografica Anna Rita Santoro, “Per la sua opera di Fellini”, gli è stato dato dall’associazione Americana “donne, cultura e cinema”.
La scrittrice e sceneggiatrice Anna Rita Santoro è nata a San Pietro Vernotico, ha ricevuto bel quindici premi importanti: tra cui quelli del festival di Cannes, del festival di New York, del festival di Venezia e anche il premio dell’eccellenze di Puglia.
Intervista con la scrittrice e sceneggiatrice Anna Rita Santoro:
Com’è nata la passione di scrivere?
Da ragazza il mio gioco era: di inventare e di scrivere sul mio quaderno la pubblicità che vedevo nella trasmissione Rai 1 “Carosello” mi inventavo di scrive la caricatura della pubblicità di Carosello. Mio padre ha sempre lavorato nel cinema e per me il cinema era come se fosse la mia casa. Crescendo nel cinema, t’insegna tante cose, ti apre la mente, t’innamori del cinema e ti appassioni del mestiere di fare cinema. Come scrittrice ho scritto tanti libri sempre sui personaggi storici, come sceneggiatrice ho scritto alcune sceneggiature di lungometraggio per la Produzione del maestro Giuliano Simonetti, tra cui faccio parte come sceneggiatrice del gruppo “Simonettifilmgroup”. Vorrei ringraziare il nostro produttore cinematografico Giuliano Simonetti che in questo periodo sta in America, per vedere di chiudere delle coproduzioni dei nostri film. Questo premio lo dedico a mio figlio, a mio padre, al maestro Giuliano Simonetti, a tutti gli amici del gruppo Cellino San Marco: Usanze, storia, tradizioni, dialetto… e non solo., e a tutte le persone che hanno creduto in me.