Una donna determinata, un’attrice appassionata del suo mestiere ed amante delle sfide e del mettersi in gioco, questa è Danila Stalteri con un’importante carriera fra fiction, cinema e teatro. E proprio al teatro che la stiamo ritrovando in questi ultimi mesi.
Dopo il successo dello spettacolo “Ti va di sposarmi?”, la commedia romantica da lei scritta, diretta e interpretata accanto a Roberta Garzia e Leonardo Bocci, Danila Stalteri sta per calcare di nuovo il palcoscenico. Con lo spettacolo “L’ammazzo col gas” (questa volta nella sola veste di attrice), Danila debutterà accanto a Gianni Ferreri il prossimo 30 novembre al Teatro Barone di Melito di Napoli.
“L’ammazzo col gas”, è una commedia a due attori e decine di personaggi. Un marito attore, autore e regista, autoritario e irascibile, una moglie attrice primadonna, permalosa e dispettosa. La drammaturgia e la regia sono di Roberto D’Alessandro.
In parallelo con la sua attività di attrice e regista, Danila non ha lasciato indietro il suo impegno civico, fondando a Roma nel 2017 l’Associazione StArt Lab, che propone molteplici iniziative in ambito culturale. Andiamo a conoscere più da vicino quest’artista che ci lascerà a bocca aperta.
Danila Stalteri, com’è iniziata la sua carriera in ambito dello spettacolo? La sua famiglia all’inizio ha accettato di buon grado questa scelta? La mia carriera è iniziata dalla musica. Cantavo, suonavo la chitarra, il basso e scrivevo canzoni; col mio gruppo suonavamo in diversi locali romani. Questo a partire dai quattordici quindici anni. Poi, durante l’ultimo anno di liceo classico, per puro caso incrociai una troupe cinematografica che cercava nelle scuole la protagonista del film che stavano preparando. Venni scelta e da quel momento misi la musica in secondo piano (pur non avendola mai abbandonata) a favore della recitazione. La mia famiglia, sono sincera, non ha mai accettato totalmente questa mia scelta che ancora oggi è ancora motivo, a volte, di incomprensioni.
Se tornasse indietro, oggi rifarebbe la scelta di intraprendere la carriera nel settore dello spettacolo? Assolutamente sì. Credo che nulla accada per caso e che nella vita tutto quello che ti arriva è perché deve arrivare, e dunque se faccio questo lavoro è evidente che è perché lo dovevo fare!
Attrice e regista, a quale dei due ruoli è più affezionata? Ultimamente sto provando emozioni più forti e soddisfazioni più intense come regista, ed ancor di più come autrice.
In tutti questi anni di carriera, nel suo percorso è stata guidata da altri artisti? Se sì chi sono stati i suoi mentori? Più o meno tutte le persone con cui ho lavorato, sia al cinema che a teatro e in tv. E devo dire che molto spesso ho ricevuto dei grandissimi insegnamenti anche dalle maestranze più che dagli “artisti”. È vero che l’ideazione di una storia è importantissima ed anche la messa in scena, ma se non ci fossero le maestranze ad occuparsi nel concreto di dare forma alle idee di sceneggiatori e registi, resterebbero solo belle storie sulla carta.
Nella sua carriera ha lavorato come attrice sia nel cinema che nel teatro, quale dei due scenari ritiene più suo? Più che cinema ho fatto (e continuo fare) tanta tv. Sicuramente la libertà che mi da il teatro, anche di misurarmi e sperimentare in un mio progetto, non me la può dare la fiction che rimane pur sempre un ambiente altrettanto interessante.
Ha appena concluso lo spettacolo teatrale “Ti va di sposarmi?” accanto a Roberta Garzia e Leonardo Bocci, che esperienza è stata? Ora che è finito posso dirlo: lo spettacolo è andato molto bene, col pubblico che nell’arco di due settimane è cresciuto in maniera esponenziale, segno che c’è stato un bel passaparola. È stata un’esperienza molto appagante ma altrettanto stancante: non è facile scrivere, produrre, recitare e soprattutto dirigere altre persone oltre che se stessi, ma sia Roberta che Leonardo si sono rivelati due attori generosi che non si sono mai risparmiati.
A fine novembre debutterà nello spettacolo “L’ammazzo col gas” accanto a Gianni Ferreri. Ci può raccontare del suo ruolo in questa commedia? In realtà sono più ruoli… Io e Gianni siamo una coppia di attori impegnata a mettere in scena un nostro vecchio spettacolo di successo, ma veniamo sempre disturbati o addirittura interrotti dall’ombra furtiva del politically correct. Lo spettacolo si snoda dunque attraverso una decina di sketches che raccontano in maniera grottesca e graffiante le tante declinazioni del rapporto di coppia.
Lei interpreta Frida Kahlo in “Hasta Siempre, Frida!” spettacolo che porterà in teatro anche nei prossimi mesi. Come si è preparata per questo ruolo? Questo spettacolo, con testo e regia di Maurizio Nicastro, ha avuto un debutto davvero impegnativo; erano anni che non interpretavo un personaggio così drammatico e intenso. Frida è un personaggio che conoscevo già molto bene prima; quindi, oltre che cercare di fare tanta memoria non mi sono dedicata ad altro tipo di studio per affrontare il ruolo!
In conclusione, quali sono i suoi progetti futuri? Oltre a “L’Ammazzo col gas” e “Frida”, a febbraio debutterò con un nuovo spettacolo insieme a Fabio Ferrari e con la regia di Paola Tiziana Cruciani dal titolo “Guida pratica per coppie alla deriva”. E in più prossimamente sarò in onda su RaiUno con la serie “Protezione civile” accanto ad Ambra Angiolini e Andrea Bosca.
Eleonora Francescucci