Roma, 25 novembre 2022 – «Un gesto vile e senza senso». Delusione e turbamento nelle parole di Claudia Conte, l’organizzatrice della mostra Women for Justice, l’iniziativa artistica dedicata alle donne che s’inaugura oggi e mira a valorizzare un’area urbana di Roma dal grande valore storico come Santa Maria della Pietà, l’ex manicomio più grande d’Europa.
Nel corso della notte tra giovedì e venerdì, alcune delle 21 opere di artiste ucraine e afgane presenti nello splendido giardino della struttura sono state vandalizzate. La terra contenuta nelle fioriere delle strutture poste alla base delle tele è stata scagliata contro le fotografie, deturpandole gravemente.
«Stamattina abbiamo avuto questa amarissima sorpresa che ci lascia sconcertati – racconta Claudia Conte –. Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne speravamo di offrire un contributo di bellezza e sostegno a questa causa, invece ci ritroviamo a commentare l’ennesima azione violenta e ignorante. Non sappiamo i motivi che hanno spinto qualcuno a fare questa follia, ma speriamo davvero si tratti del gesto isolato di qualche sbandato e non della rabbia consapevole di chi non vuole vedere emergere la forza con cui le donne che vivono in contesti estremi come Afghanistan, Iran o Ucraina stanno cercando di riconquistare la propria libertà e dignità. Quel che è successo non cambierà comunque i nostri piani: le opere verranno recuperate nel loro splendore e torneranno al loro posto. Chiederemo agli uffici competenti di aumentare i controlli, eventualmente anche ricorrendo a telecamere notturne. Women for Justice va avanti con ancora più determinazione di prima».
Conte ha comunicato l’atto di vandalismo al Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che, indignato, ha pubblicato le immagini delle opere danneggiate scrivendo sui suoi canali social: «#violenzasulledonne Solidarietà agli organizzatori della mostra “Women for Justice” che apre oggi nell’ex ospedale di Santa Maria della Pietà a Roma. Distrutte fioriere e imbrattate foto. Episodio ancor più esecrabile in una giornata così simbolica».