Dopo il successo di pubblico e critica per la mostra “Ladispoli d’Amare” dell’artista Jonathan L’Epée Urbani e “Persistenza della memoria” degli artisti Stefano Azzena, Riccardo La Monica e Mirko Mauro, questa volta sarà una mostra di ben nove artisti a farla da padrone in una esposizione dal titolo “Oltre il Mare” con opere di Claudio Belleggia, Roberto Cortignani, Alessio Gazzola, Romeo Gigalle, Teresa Marrone, Sonia Orsini, Andrea Puca, Francesca Tarantino e Vicky Angelucci.
La mostra patrocinata dal Comune di Ladispoli, anche in questa terza mostra d’arte ci si sofferma sul mare, dopo la mostra di Urbani che pure ne sviscerava la sua bellezza con le sue fotografie. Tuttavia questa volta sono le visioni di ben nove artisti, otto pittori e uno scultore, tutti radicati nel territorio tra Ladispoli e Cerveteri, che apriranno una finestra nuova, interiore se vogliamo, sul mare e l’oltre.
Nello stesso spazio, si potranno osservare nove modi di vedere il mare dalle onde nelle tele di Teresa Marrone, alle vele soffiate dal vento nelle opere di Sonia Orsini e Andrea Puca e la visione notturna come la lastra di alluminio proposta da Alessio Gazzola. Il mare é anche uno stato d’animo, ogni tanto intriso di fresca luce come lo propone Claudio Belleggia o sprizzante di vitalità e colore come proposto da Romeo Gigalle e Francesca Tarantino nelle loro visioni sottomarine.
Le sculture di Roberto Cortignani sono create con l’assemblaggio di elementi spiaggiati dalle mareggiate, oggetti senza memoria, abbandonati tra i flutti, dispersi nella misteriosa grandezza marina, che gioiscono ancora, grazie alla mano dell’artista, di una inattesa e volendo sconcertante dimensione: quella di una nuova vita.
«Il cuore dell’uomo è come il mare, ha le sue tempeste, ha le sue maree e nelle sue profondità ha anche le sue perle’ disse Vincent Van Gogh, non a caso il mare ha da sempre ispirato i grandi dell’arte da Monet a Gauguin fino a Turner, solo per citarne alcuni» commentano gli organizzatori «Il mare si fa dunque metafora per lo spettatore, la pittura richiama all’introspezione e raccoglie il punto di chi come uno specchio ha saputo far riflettere il suo contemplatore, portandolo per qualche istante laddove il cielo accarezza le onde e dove il vento soffia sulle emozioni, quel posto misterioso, tra il mare e l’oltre, vicino all’orizzonte non lontano dall’immenso».
La mostra sarà visitabile fino al 16 dicembre.
Agostino Fraccascia