Matteo Rubbi ha presentato lo scorso mese di giugno presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, in concomitanza con la 54. Biennale di Arti Visive, Viaggio in Italia, dal titolo del progetto con cui lo scorso gennaio ha vinto l’8 Premio Furla 2011.
Il premio Furla, ideato da Chiara Bertola, e’ organizzato e promosso da Fondazione Furla, Fondazione Carisbo, Fondazione Querini Stampalia di Venezia, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, con il supporto di Carisbo S.p.A. e con la collaborazione di Arte Fiera.
Il progetto Viaggio in Italia e’ un viaggio nella provincia italiana , utilizzando unicamente mezzi di trasporto: bus, treni, navi e traghetti munito dello stretto necessario.
Lo scopo del viaggio non e’ un itinerario in sé e definito, bensì un tentativo di presa di coscienza delle varie realtà fuori dai centri abitati, allo scopo di esplorare un territorio decentrato e marginale.
Il viaggio e’ cominciato in piccola localita’ della Sardegna: Perdaxius, per poi spostarsi a Dakar.
Matteo Rubbi ha infatti deciso di andare sino in Senegal per seguire lo sviluppo di un progetto di cooperazione internazionale nato nel Sulcis, ex area mineraria della Sardegna, promosso da Cherimus, associazione sarda, e Ker Thiossane, un associazione del Senegal.
Il nome del progetto denominato “Chadal”, un uccello migratore che vive in entrambe le regioni, ha lo scopo di creare un dialogo tra culture musicali diverse e distanti, grazie all’incontro tra musicisti sardi e senegalesi. A conclusione di questa tappa che abbraccia realta’ cosi eterogenee come la Sardegna ed il Senegal, Matteo Rubbi ha prodotto un 33 giri in vinile con le musiche ed i brani originali prodotti da questa collaborazione.
E’ possibile ascoltare questo disco presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, dove e’ stato installato in un piccolo spazio dedicato, ricavato tra una sala ed il portone che dà sul canale.
«Uno spazio a misura di persona, spalancato sull’esterno , una soglia esposta agli umori della metereologia» – così lo intepreta l’artista Murri.
Daniela Paties Montagner