Roma – Ieri 20 Marzo 2012 presso l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario, si e’ tenuta la conferenza stampa sul capolavoro di Leonardo – il celeberimmo Autoritratto con l’effige del Maestro in veneranda età.
Il capolavoro proveniente dalla Biblioteca Reale di Torino risulta gravemente danneggiato, e necessita di un intervento radicale. Grazie al prezioso supporto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, a bordo di un blindato e chiuso in una cassa ignifuga capace di reggere temperature altissime – sino a 200 gradi -, il noto autoritratto di Leonardo ha potuto lasciare Torino alla volta della Capitale, per essere sottoposto ad una serie di indagini diagnostiche da tempo richieste da Giovanni Saccani, Direttore della Biblioteca Reale di Torino.
Gli obiettivi di queste accurate analisi alle quali sara’ sottoposta ulteriormente quest’opera leonardesca sono molteplici, ovvero oltre a fare il focus sul foxing ( lo stato di alterazione del disegno), verra’ effettuata un’ispezione approfondita e dettagliata della morfologia della superficie, nonche’ la mappatura delle macchie ed una ricerca sulla composizione della carta. Biologi e chimici hanno già studiato ed ispezionato ogni millimetro del prezioso disegno eseguito con la sanguigna – costituita da un minerale ferroso con cui e’ possibile tracciare segni rosso sangue: l’ematite.
Alla conferenza stampa hanno preso parte oltre alle Autorita’ locali,personaggi di spicco nel mondo dell’arte , della sua tutela e restauro , tra i quali:
Il Segretario Generale del Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali , Antonia Pasqua Recchia; il Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, Alfonso Andria; il Comandante Generale dei Carabinieri per la tutela del Patrimonio Culturale, Pasquale Muggeo; e Maria Cristina Misiti, Direttore dell’Itituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario.
L’incontro di ieri e’ stato di fondamentale importanza,in quanto sta a significare il frutto del lungo lavoro di ricerca tra la Direzione Regionale del Piemonte per i Beni Culturali e Paesaggistici, il Politecnico di Torino, la Biblioteca Reale di Torino, il Consorzio “La Venaria Reale”, la Fondazione Intesa San Paolo e l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario.
Come dichiarato da Maria Cristina Misiti, Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro e Patrimonio Archivistico e Librario : « l’opera risulta gravemente malata ».
Le diffuse macchie di foxing, le ossidazioni chimico-biologiche , gli evidenti segni di colature e le spore di muffe e di deiezioni di insetti dovranno in futuro essere asportate grazie ad un intervento mirato sul prezioso dipinto stesso.
Secondo Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro Maria Cristina Misiti :«E’ emerso come
primo risultato la necessità di sottoporre il disegno a un’operazione di pulitura e a un eventuale intervento
chimico “di riduzione”».
Sempre la Dr.ssa Misiti ha asserito altresì: «Questo procedimento contentirebbe di agire su due fronti
diversi: da una parte arrestare il processo degenerativo, dall’altra rendere meno debole il supporto
cartaceo che conserva il ritratto di Leonardo».
La decisione finale sull’intervento decisivo che verra’ effettuato su quest’opera leonardesca non e’
affatto semplice.
Essa spettera’ alla comunita’ di restauratori, storici dell’arte e conservatori provenienti da tutto il
mondo e che si riuniranno si riuniranno a Roma nei giorni 25 e 25 giugno 2012, in un workshop
internazionale organizzato dall’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio
Archivistico e Librario e dal Centro Universitario Europeo per i Beni culturali.
Daniela Paties Montagner