La censura, Lyuba avrebbe voluto un po’ di censura, stava lontana dalla televisione e usava Internet quasi esclusivamente per effettuare ricerche, ma era comunque sopraffatta da obbrobri, come l’esecuzione di una pena di morte o la visione di qualcuno che muore o è già morto, ma pure le dava fastidio quella specie di dolce spazzatura per lo più imitativa della cultura orientale, di chi senza arte né parte pretendeva di essere diventato un guru o un maestro o un coach o un tombeur de femme.
Il personaggio che racconta la storia è quello di Lyuba, una ragazza la cui vita è scandita da eventi ordinari, svolta in maniera pacifica in una casa ben curata, con l’amicizia di persone fidate, aperitivi in centro e un buon lavoro. La prerogativa di questa giovane donna però, sembra essere la riflessione continua. Lyuba tiene il lettore impegnato in maniera continua, in una sorta di riflessione allargata sul mondo e su tutte le cose che la circondano. I suoi pensieri spaziano dall’arte, alla musica, fino alla scienza e al costrutto sociale. Ciò che il lettore ne ricava sono pensieri profondi sul senso delle cose, fornendo una serie di spunti, in cui egli stesso, attivamente, può produrre una serie di riflessioni e pensieri consapevoli.
L’arco narrativo prende il via con il ritrovamento di un uccello ferito, un gruccione, da cui prende il titolo l’intero libro. Seppur il titolo dell’opera si rifà alla parola volo, il gruccione ferito non volerà mai, a prender il via nell’aria, sembrano per l’appunto le riflessioni della protagonista, in quello che sembra quindi essere, un gioco di parole e significati ricco di interesse.
Attraverso l’uccello ferito, il romanzo potrà ampiamente parlare con spunti ambientalisti e animalisti. La protagonista racconterà infatti dello sfruttamento passato della pelle di nutria, e della loro vera e propria caccia per favorirne l’estinzione. Tale argomento strizza l’occhio a chi necessita letture a respiro animalista, in pagine e pagine fitte di riflessioni e accorgimenti per favorire l’ambiente e il mondo animale.
Non mancheranno spunti folkloristi, attraverso la figura di Mazapegul, infatti, il libro della Tassinari racconterà il mito dell’incubo, da dove viene la parola, chi è questa losca figura e che significato ha nella vita odierna. Il folklore viene raccontato in maniera vivace, attraverso esempi di vita quotidiana e segreti nascosti. La storia del demone viene eviscerata in maniera sapiente, accompagnando il lettore nel fulcro delle dicerie popolari e in quelle che sembrano essere vicende maggiormente veritiere.
A riprendere temi sui miti, è senz’altro il discorso sui gemelli Afaretidi: Linceo e Idas, personaggi della mitologia greca che arricchiscono il testo con un grande fascino antico.
Sono molti gli argomenti del libro della Tassinari: come tematiche scientifiche, sull’omosessualità, il controllo mentale e l’autolesionismo.
Un libro dedicato a chi ha voglia di imparare e a chi attraverso il pensiero avverte l’esigenza di “prendere il volo” come il gruccione del titolo.
Editore: CTL editore
Genere: narrativa
Numero pagine: 234
Anno di Pubblicazione: 2021