di Giuseppe Rigotti
Qualcuno che richiami all’ ordine gli scappati di casa ancora non c’ è, o quantomeno ancora deve palesemente figurarsi attendendo la mossa giusta. Di certo, il problema del Pd rimane: “persi 7 milioni di voti in 15 anni” e prima o poi le correnti interne dovranno capire che la superiorità etica è come un legno storto per l’ umanità. Non sarà facile sostituire i bocconi non da meno la mentalità Bocconiana degli ultra tecnici in pectore nelle consorterie; per il Congresso conta riempire il grande gazebo con la presunzione di sacrificare il bene per un circolo vizioso di esclusione e umiliazione dei non meritevoli. Ma perché fruire del nostro voto quando già avvitati a previsioni catastrofiche. Ci mancava solo l’ ultima polemica sul cambio nome del partito, una tragica perdita di tempo e di svogliatezza quando le questioni e i temi più importanti sono finiti al macino e davanti allo specchio la psicanalisi non vi becca nemmeno mezzo centimetro di emisfero.
Dopo troppi anni di “egemonia” si è arrivati all’ opposizione come vigile accrocchio che vive di spauracchi, lo si è visto sul ‘salario minimo’ una perfetta lite tra cadaveri mentre gli elettori cristianizzati a martiri vi affibbiano ciò che realmente siete nell’ animo più misfatto: neoborghesi- radical impopolari. Ci sembra in un modo o nell’ altro, che tra voi non confidi un ciglio di linea politica autonoma su cui accendere intelligenza in grado di contrastare l’ enorme statura della satira che vi attanaglia a Partito-Regime trasmutando nelle alleanze per camuffare qualche percentuale di voto. È un errore attendere pure che si spappoli la Destra, anche perché la Meloni nel complesso regge i suoi colpi mentre nei dem si sostituiscono le personalità con i “stereotipi” del politically correct (Il/la Ministro/a) come se servisse ad unire la bandiera dei diritti nel nome di una leadership femminista valoriale (che voi stessi avete limitato). Ascoltando la nuova Assemblea Costituente viene fuori un pluralismo dirigenziale di amarezze, incomprensioni, e salti d’ ego per un Manifesto che ci auguriamo non prezzolato di ingredienti indigesti per l’ appunto evocando la “democrazia” senza però praticarla nella causa evolutiva-progressista ed è anche per questo ossidabile motivo che il Pd resta incapace di far scorrere un brivido su per la schiena.
Un altro nodo riguarda le continue scissioni poiché non si fidano gli uni degli altri, vige il timore della fregatura e in questo caso lascio prevalere il modo in cui verranno annacquate le ipotesi più disparate e presumo che nell’ ovvietà la sinistra
al posto del cervello abbia la valvola di … nel prossimo girone di rinnovamento (assemblea o meno) ravvedetevi, guarite, usate la luce o meglio ancora come dissero gli antichi romani “Fiat lux” nelle mani di Gianni Cuperlo, Stefano Bonaccini, Paola De Micheli ed Elly Schlein.