Assunta Argento, 54enne, sposata con una figlia, dichiara di essere una fortunata perché lei ha un marito con un reddito fisso, ma conferma che «c’è chi con la propria attività ci deve campare».
Ex commerciante del quartiere Talenti nel settore oggettistica e articoli da regalo come cristalli, oggetti da cucina, oggetti di lusso o semplici cose belle e particolari, ha operato da sempre con una ditta individuale e giurerebbe che la causa della crisi nel suo settore sia dovuta all’avvento dei centri commerciali «già qualche anno fa’ aprì la “Dima Shopping” in via Niccodemi e un mio fornitore avviò lì un’attività di rivendita proponendo prezzi molto più bassi di quelli che io ero costretta a fare» e spiega «ho trovato altri fornitori di prodotti a qualità elevata, ma i costi erano sicuramente più alti, costava di più e io avevo molto meno ricarico. Oltretutto c’era il prezzo imposto, per avere l’esclusiva di zona, per distinguermi sul territorio». Ma non è finita qui «sulla stessa via mi hanno aperto di fronte un negozio concorrente. Per la allora nuova Legge Bersani si poteva fare».
Assunta testimonia anche il cambio di una cultura ben precisa del commercio «c’è da dire che vent’anni fa’ la gente comprava per il gusto di comprare. Poi le cineserie hanno influenzato il mercato, i prezzi sono più bassi e poi non danno un servizio, per non parlare della qualità d’importazione che in quei casi è scadente. Io offrivo marchi di qualità, tutte aziende italiane, il pacchetto o confezione regalo, la busta. e in più il servizio di cambio sulla merce difettosa o semplicemente perché il cliente aveva cambiato idea sull’acquisto, del tipo: qualsiasi problema passa e lo risolviamo.. . Il negozio era allestito con certi investimenti, tutte accortezze che nei centri commerciali non ci sono più». Fortuna che adesso assunta collabora in un altro negozio di articoli da regalo«perché mi piace e ho tanta esperienza»
Silvia Buffo