“Oggi la Camera ha approvato l’ordine del giorno a mia prima firma che impegna il Governo a salvaguardare e rafforzare il regime speciale del 41bis, adeguando le 12 strutture detentive e applicando la reale separazione tra i detenuti. Al momento il 41 bis è tutto al di fuori di un regime “duro”.
La massima sicurezza è totalmente disattesa, esistono spazi di comunicazione continua, le celle, poste le une di fronte alle altre, favoriscono gli scambi di messaggi.
L’unica struttura idonea è quella di Sassari.
Ciò rende difficile, se non impossibile, l’attività di contrasto e di controllo degli agenti del Gruppo Operativo Mobile. E la richiesta impermeabilità di questo regime diventa utopia.
L’impegno al Governo comprende anche il potenziamento del Gruppo operativo mobile attraverso la copertura della pianta organica, la formazione, l’addestramento e l’equipaggiamento affinché gli operatori siano messi in condizione di svolgere in sicurezza il proprio lavoro.
L’istituto del 41-bis è imprescindibile per la lotta alla mafia, perché ostacola la trasmissione di messaggi e rompe i legami tra detenuto e organizzazione mafiosa.
Nella scorsa legislatura in Commissione Antimafia abbiamo condotto un’inchiesta senza precedenti per approfondire il funzionamento e le criticità dell’istituto.
Abbiamo svolto oltre 60 audizioni tra direttori penitenziari, comandanti di reparto, operatori e sindacati.
L’indagine è confluita nella relazione a mia prima firma che trovate a questo link: https://bit.ly/3kHZZ6R
La nostra legislazione antimafia ci ha resi un modello per l’Europa e abbiamo il dovere di non indietreggiare di un passo e di non cedere a nessun ricatto. Perché la mafia è ancora viva ed è tutt’altro che sconfitta. Almeno il 41bis sia a norma”. E’ quanto dichiara in una nota la deputata Stefania Ascari (M5S).
Di Giada Giunti