Ogni anno a Roma ci sono migliaia di eventi, alcuni anche di altissimo livello ma forse nessuno è paragonabile al TEDxRoma giunto alla sua settima edizione e intitolata “Third Self”, dedicata al rapporto uomo-macchina. Ma cosa rende il TEDx ed in particolare il TEDxRoma così speciale? Tutto parte dal TED, organizzazione no-profit dedicata alla missione Ideas Worth Spreading (idee da diffondere). Iniziata come una conferenza di quattro giorni in California 30 anni fa, TED ha supportato la sua missione nel corso degli anni con moltissime iniziative. Nello spirito delle idee da diffondere, TED ha creato un programma chiamato TEDx, un programma di eventi locali e indipendenti che invitano le persone a condividere un’esperienza simile a quella del TED. A un evento TEDx, video di TED Talk e speaker dal vivo si combinano per dare vita a discussioni e connessioni profonde.
E’ accaduto proprio questo a Roma, nella splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica, dove Emilia Garito, Organizer e Curator dell’evento, ha riunito diciotto speaker italiani e internazionali di altissimo profilo, selezionati e curati personalmente insieme al Team di TEDxRoma e condotti dal giornalista, divulgatore e scrittore Ivo Mej. In un succedersi di discorsi che hanno spaziato dall’architettura, biologia e AI, all’arte e alla musica, alla psicologia sino ad arrivare alla filosofia e alla finanza, i relatori hanno provato a dare una risposta ad alcune delle domande più complesse del nostro tempo e a consegnare al pubblico spunti di riflessione e di dibattito.
Il successo è andato oltre più rosea aspettativa visti gli oltre 3100 partecipanti – più di 1100 in sala per tutta la durata dell’evento e 2000 in live in streaming che fanno del TEDxRoma uno dei 10 TEDx più seguiti al mondo.
La prima rivoluzione digitale ha portato l’uomo ad essere connesso alle macchine e ad osservare una nuova modalità di interazione con il mondo esterno; una dimensione in cui l’uomo raddoppiava la propria abilità, ne delegava alcune funzioni, ma controllava gli oggetti delle proprie scelte tecnologiche, sviluppando il famoso Second Self, teorizzato da Sherry Turkle nel 1984. Ora, con l’esponenziale evoluzione tecnologica, si apre la prospettiva di un nuovo sé, il terzo sé, e ne conseguono alcuni degli interrogativi più importanti che l’uomo contemporaneo si pone – e si deve porre – quotidianamente: come comprendere realmente questa nuova interazione uomo-macchina? Come ci stiamo trasformando noi – esseri umani di sempre – in questa relazione? Come governare al meglio questa trasformazione senza esserne fagocitati?
Hanno provato a rispondere a queste domande le sessioni dell’evento intitolate: “It is not what it seems”, “Inside the Self”, “Turn it off then on again” nelle quali sono intervenuti l’imprenditore Donnie Sc LygonisS con lo speech “Can machines make us more human?”, l’architetto Wael Al Awar con “Can industrial waste be our future vernacular?”, lo scienziato Alejandro Sanchez Alvarado con “How to decode biological complexity”, la professoressa di bioetica Evie Kendal “From imagination to reality: the future of human reproduction”, l’esperto di Intelligenza Artificiale Alex Jaimes “How to build your Critical AI Thinking Wheel?”, l’artista Susan Barbour con “I smell human”; il musicista Alex Braga con un’esibizione musicale prima e poi con un talk performativo guidato dall’autore di filosofia Andrea Colamedici e con Alfred, un personaggio virtuale nato dall’interazione con ChatGTP, e ancora, lo psicanalista e saggista Luigi Zoja con “The decline and fall of human sexuality”, “La Sibilla Àdica”, performance ideata specificatamente per TEDXRoma da Atelier dell’Errore, collettivo artistico dedicato alle arti visive e alla performance, fondato dall’artista Luca Santiago Mora con un gruppo di ragazzi neuroatipici seguiti dai servizi sanitari locali che lavorano insieme da moltissimi anni. La psicologa e psicoterapeuta Livia Ileana Duce ha parlato sul tema “Perché non possiamo farci il solletico da soli?”, la Direttrice della Metropolitan Montessori School di New York Racheal Adriko su “Empowering A Child’s Three Selves”. Infine, PLASTICA in performance musicale con la partecipazione speciale di Missey e Laila Al Habash, la ricercatrice ecomica Lucrezia Fattobene con “Dalla faccia all’interfaccia: emozioni andata e ritorno”, l’imprenditore Giuseppe Stigliano sul tema “How to become a marketing superhero”, il filosofo Maurizio Ferraris ha intitolato il suo intervento “Tutto il potere ai robot?” e in conclusione l’artista e ricercatore MAX HAARICH con “Hugs and Kisses from Užupis – How to Discard the Bad Actors Theory” ha illustrato il bellissimo caso della “Repubblica di Užupis” ex quartiere di Vilnius, capitale della Lituania, recuperato dal degrado.
“Questa settima edizione ha confermato ancora una volta quanto l’evento sia sentito, partecipato e radicato nel cuore del territorio romano ma non solo, avendo attirato persone provenienti da varie parti d’Italia: tutto ciò è stato reso possibile grazie ad un Team di professionisti seri e ammirevoli nel prestare le proprie competenze a favore delle idee che meritano di essere diffuse su base totalmente volontaria. Insieme a loro, il ringraziamento va all’intera community di TEDxRoma, sempre più estesa e solida, nazionale e internazionale, composta da partner autorevoli, da grandi e piccole community di innovatori e scienziati e da oltre 100 studenti universitari, anche loro volontari nelle giornate di preparazione dell’evento. Tutti loro insieme sono stati spinti ad essere parte di questa grande famiglia TEDx dalla propria passione per la scienza, per l’innovazione e la cultura” ha dichiarato Emilia Garito.
“Il tema del Third Self scelto per questa edizione si pone come metafora, narrazione, occasione per farsi domande durante il breve viaggio della giornata dell’evento, aprendo uno spazio di riflessione sia personale che collettivo sul ruolo dell’uomo nella propria relazione con la trasformazione tecnologica in atto, con l’auspicio di trovare un equilibrio positivo e consapevole tra l’essere leader e l’essere follower nelle scelte d’uso della tecnologia odierna e, soprattutto, nella progettazione di quelle del futuro. E per farlo abbiamo chiesto aiuto alla scienza, all’arte, alla musica e alla filosofia: infatti, è solo attraverso un approccio multidisciplinare – e che tiene conto della complessità umana – che possiamo risolvere alcune delle questioni più complesse del nostro tempo” ha concluso Emilia Garito.
Tradizionale punto di forza del TEDxRoma, realizzato con il Patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è anche la capacità di attrarre partner e sponsor di alto livello sul piano nazionale e internazionale. Main Partner infatti sono stati Bancomat S.p.A, Engineering Ingegneria Informatica S.p.A., Eni attraverso la sua scuola per l’impresa Joule, Pfizer e WPP. Alti partner Cartier, Centro Porsche Roma, Countdown’s Innovation Fund – progetto TED su sostenibilità e climate, partner Tecnico è stato Uninettuno mentre RDS è stata la Radio Partner dell’evento. Kind & Community Partner dell’evento: Università Sapienza, IED, ISFCI, John Cabot University, LUMSA, Uninettuno, UNINT, Faro, LUX Traduzioni, Materie Unite, Rebrain, The Good Idea, Astecongressi, TAG – Talent Garden, Scomodo, Soho House, The Roman Post, Wanted in Rome, Rome is More.
Anche chi non ha potuto seguire in diretta l’evento potrà trovare tutti i video degli interventi nei prossimi mesi sul sito www.tedxroma.com e sui social di TEDxRoma. Una possibilità importante visto l’altissimo livello degli interventi che fanno del TEDxRoma uno degli eventi della Capitale da non perdere e che dimostra le grandi potenzialità di una Roma molto meno provinciale di quanto comunemente si creda.