Nella splendida Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, si sono esibiti nella stessa serata due gruppi storici della musica italiana: gli Indaco e gli Yo Yo Mundi.
Gli Indaco, guidati da Mario Pio Mancini, fondatore del gruppo nel 1992 insieme a Rodolfo Maltese (Banco del Mutuo Soccorso), hanno fatto ascoltare i brani del loro ultimo disco “Due Mondi” uscito lo scorso novembre, oltre che qualche brano storico presente nella loro discografia. Sul palco, Mario Pio Mancini era accompagnato da Valeria Villeggia, Jacopo Barbato, Maurizio Catania, Maurizio Turriziani e Fabio Mancano.
Dopo la magnifica canzone di apertura “Kali”, dal palco, Valeria Villeggia ha affermato «Per la prima volta suoniamo i brani su cui abbiamo lavorato per un anno e mezzo e siamo felicissimi. Il titolo dell’album “Due mondi” è un po’ la situazione che ci troviamo dopo tutto quello che è successo dopo la pandemia, dopo le guerre, dopo tutti questi eventi succede che tutto si estremizza, tutto si polarizza, non ci sono più le sfumature, sembra che bisogna prendere posizione su tutto e deve essere bianco o nero. Ci sentiamo quasi costretti a farlo e questo è un mondo in cui viene annullato una parte di complessità e un mondo diviso in due perde proprio tanto e per noi la musica, così come la cultura, così come la realtà, deve essere piena di sfumature e anche piena di punti interrogativi, quindi “Due mondi” è per noi questa complessità semplice»
Durante la performance degli Indaco, le ragazze del gruppo di danza orientale “Rasq Nouveau” fondato da Viviana Pierdominici si sono esibite danzando sotto le note di alcuni brani del gruppo.
Successivamente all’esibizione degli Indaco sono saliti sul palco gli Yo Yo Mundi, che guidati da Paolo Enrico Archetti Maestri, hanno eseguito brani tratti dai loro quindici album in studio, tra cui l’ultimo “La rivoluzione del battito di ciglia” uscito nel 2020, che segna una svolta nello stile della band. Sul palco oltre all’intramontabile Paolo Enrico Archetti Maestri anche Simone Lombardo, Andrea Cavalieri, Laura Merione ed Eugenio Merico. Con i Yo Yo Mundi, presente anche Gianluca Spirito dei Modena City Ramblers.
Dopo i primi due brani cantati dai Yo Yo Mundi, il leader Paolo Enrico Archetti Maestri ha detto «La musica regala questa meraviglia è come avere un orologio che puoi spostare nel tempo molto avanti quando hai le visioni, quando sei così fortunato di anticipare qualcosa che prima non c’era o comunque non c’era così mescolato in quel modo, ma la meraviglia è di spostarlo indietro e raccontare anche a noi stessi quelle storie passate a tratti gloriose e so che gli applausi per questo pezzo così antico ci rivelano queste meraviglie per cui vi ringraziamo».
Ospite del live, è stato Militant A (al secolo Luca Mascini) del gruppo hip hop Assalti Frontali, che ha cantato con gli Indaco “Sono cool questi Rom” e con i Yo Yo Mundi “Courage”.
Il concerto si conclude con un pensiero dei Yo Yo Mundi ad un grande della musica italiana scomparso troppo presto, attraverso le parole di Archetti Maestri che afferma «Non possiamo non ricordarlo anche se non suoneremo una sua canzone, oggi è il giorno in cui ci ha lasciato Luigi Tenco, veniamo da pochi chilometri dal suo paese natale. A noi fa piacere ricordare Luigi sempre, in ogni modo e maniera». La canzone conclusiva è stata “Il silenzio che si sente” che racconta in qualche modo proprio il periodo bellico che stiamo attraversando.
Eleonora Francescucci