Per celebrare la prima performance degli studenti del primo anno dell’Accademia D’Arte Scenica Dell’Altrove Teatro, i due insegnanti Ottavia Bianchi e Giorgio Latini hanno selezionato una lettura recitata a coro ed individualmente. Gli studenti Alessandro Greco, Elio La Tassa, Elisa Ottavi, Valentina Suigo e Lorenzo Zeppa si cimenteranno in una sfida complessa ma avvincente: leggere il romanzo del 1963 scritto da Dino Buzzati che coniuga l’apollineo e il dionisiaco, l’alto e il basso.
La storia, ambientata nella grande città di Milano, segue Antonio Dorigo, un architetto di 49 anni che non è mai stato in grado di creare con una donna la stessa intimità che aveva con i suoi amici. Un mattino del febbraio 1960, l’architetto contattò la signora Ermelina per un appuntamento con una ragazza fissato per le tre e mezza del pomeriggio stesso. Dorigo conosce così Laide, diminutivo di Adelaide e, rimastone subito attratto, si innamora per la prima volta. Laide non intende instaurare un legame sentimentale con l’uomo e vuole mantenere il rapporto esclusivamente su un piano sessuale. Dorigo cerca di liberarsi dall’ossessione per questo suo amore, ma senza successo. Presto Laide, che ha abbandonato la casa di appuntamenti della signora Ermelina, diventa la sua mantenuta pur continuando a vivere come prima, irritata da Dorigo che lei considerava vecchio e troppo possessivo con la sua gelosia. Dorigo, accecato dall’amore, non vuole riconoscere i difetti e le menzogne di Laide, ma alla fine deve affrontare la realtà e cedere. Dorigo capisce quindi che l’amore per la ragazza è stato un sogno che ha colmato il suo vuoto esistenziale, finora governato dalla paura della morte. Improvvisamente, il romanzo prende una svolta inaspettata: dopo alcuni mesi Laide e Antonio dormono felici nella stessa camera da letto. La ragazza gli confida di aspettare un bambino.
Questa opera è decisamente diversa dal solito stile dell’autore. Utilizzando la tecnica del monologo interiore, esplora i conflitti di un uomo maturo che desidera ardentemente tornare giovane e quelli di un intellettuale borghese attratto da ciò che è popolare. Laide rappresenta non solo il proletariato, ma anche i miti degli anni Sessanta in cui le classi incolte si immergono (le auto veloci, i night club, la crescente spinta al consumismo) di cui Buzzati-Dorigo riconosce come un’attrattiva dell’orrido tutta l’energia brutale.
Secondo Buzzati, la scrittura e la pittura sono due modi ugualmente validi per narrare una storia. L’adattamento teatrale vocale di questo romanzo è stato pensato come un affresco fedele che rispecchia i ritmi e le melodie della trama. Lo stile dell’autore è volto a ricostruire sensazioni, odori e ritmi dei personaggi e di Milano, città pulsante con i suoi lati più bui e misteriosi. Gli studenti, all’inizio del loro percorso di apprendimento, daranno una dimostrazione dell’avanzamento della loro formazione volta alla scoperta della voce e al suo potenziale espressivo, dopo aver studiato il metodo mimico di Orazio Costa.
Agostino Fraccascia