Tre donne diverse, tre amiche storiche, alle prese con le loro storie sentimentali e soprattutto con il loro essere. Confrontarsi con la verità è sempre difficile e faticoso, ma prima o poi bisogna affrontarla.
Questo è il cuore dello spettacolo “A cosa serve essere belli dentro se poi nessuno ci entra”, scritto e diretto da Massimiliano Vado con Lara Balbo, Francesca Anna Bellucci, Giulia Fiume e l’unico elemento maschile, Giacomo Stallone, a cui si devono splendide musiche dal vivo con chitarra e voce.
Tramite la drammaturgia moderna, nonché i personaggi delle serie televisive, si è cercato di costruire un viaggio verso l’illuminazione, un salto nella consapevolezza e una rivisitazione contemporanea della condizione femminile, attraverso monologhi e dialoghi di tre diverse personalità.
I personaggi non hanno nomi, ma solo numeri. La numero uno, è una donna cinica, ma anche ironica, fuori dalla realtà e persa nel suo mondo interiore. La donna numero due è più pragmatica e con toni più canonici. Mentre la numero tre, vedrà concludere una storia d’amore in cui nemmeno lei credeva.
La forza scenica di queste tre donne è così grande che l’utilizzo di soli tre sgabelli e un buon performer, musicista ed attore, sono sufficienti per creare una performance dai colori vivaci. Nella sua versione estesa, tre ampi abiti sospesi, che nascondono i componenti della band “Le cinture d’insicurezza”. Non uno spettacolo al femminile come le apparenze potrebbero far credere, ma un’audace indagine nei meandri di un intimo solitamente più facilmente affidato agli uomini. Non c’è dubbio che in questa situazione non vogliamo creare divisioni o favorire alcun genere, anzi, tutti dobbiamo essere sullo stesso piano e come persone fare del nostro meglio per affrontare le sfide della vita.
Eleonora Francescucci