I RAPSOdiSMURINA sono un trio romano attivo da quasi un decennio, e ora tornano con il loro terzo album “IF“. Una raccolta di quattordici brani ricca di riferimenti musicali e letterari, ed influenze che spaziano da gruppi come (Soundgarden, QOTSA, Jeff Buckley) alle composizioni rock di Radiohead, Mogwai, il tutto sotto la linea portante di un rock progressivo che trae spunto e omaggia anche il nostrano Ivan Graziani (Turandot) e più indietro nel tempo anche gli Area (Cassandra)…
I RAPSOdiSMURINA sono una band nata nel 2009, ideata dal cantante e bassista Walter Smurina. Il gruppo è composto da Daniele Fallarino alle chitarre, Federico Eugenio Nespola alla batteria e il loro leader spirituale. Il nome della band deriva da un’unione di due parole: “rapsodi” e la loro guida folle. Il progetto regala una miscela di rock alternativo, detta anche etrusco, assolutamente originale e sofisticata; caratterizzata da contaminazioni raffinate e liriche intense ed articolate. Dopo diversi anni di esibizioni, sia elettriche che acustiche, nel 2015 la band si è stabilizzata come un classico power trio. Tutti i musicisti della band hanno un’esperienza decennale nella musica, alcuni di loro sono coinvolti in altri progetti. Nel 2011 Eddizioni Suoni pubblicò l’album «CircoStanze EstRose», seguito nel 2017 da «Oktopus, il controllo d’elementi». Entrambi i dischi sono disponibili in streaming e su CD o vinile distribuito da Goodfellas. In questo album c’è la partecipazione straordinaria di Michele Ascolese al bouzouki in “NAUSICAA”.
IF si propone come un’opera sinfonica che rende omaggio a coloro che hanno osato porre domande e sollevare dubbi, nonostante le loro posizioni di minoranza. IF è un viaggio nell’universo femminile che ha fatto la storia degli uomini. IF è più di una coppia di lettere che, lette all’inverso, sono il simbolo della femminilità. IF è una sinfonia che celebra e onora le figure femminili più importanti, quelle che hanno avuto il coraggio di porre domande controcorrente anche se da sempre sono state viste come minoranza.
I componenti del gruppo spiegano «E’ scontato dire che, persino nelle cosiddette progredite civiltà occidentali, alle donne è sempre dato un ruolo di marginalità. Nella migliore delle ipotesi l’idea di riscatto è vista secondo una “visuale” maschile. Con “IF” volevamo, piuttosto che dare nome, porre in risalto quella luce, e quella cavità, senza la quale non saremmo vivi ed umani. Abbiamo composto quattordici brani che raccontano quattordici figure che rappresentano delle icone ai nostri occhi riassumendo in un’opera l’intero universo femminile. Ci sono alcuni personaggi che sono appesi al dolce filo dell’amore e dell’ispirazione, alcuni sono legati fra loro dal mito e dalla poesia (Eco, Elettra, Nausicaa, Cassandra), altri ancora dal loro esemplare cammino di vita (Ipazia, Frida, A. Kollontaj)».
Eleonora Francescucci